LE MANOVRE

Un manager al Comune: Picardi in pole

Si va verso la nomina di un direttore generale: ok dell’Anac alla “guida” di Salerno Energia

SALERNO - Le voci che sono circolate per mesi lungo i corridoi di Palazzo di Città sembrano trovare sempre più concretezza. Anche perché le ultime indiscrezioni raccontano dell’arrivo del necessario parere dell’Anac sulla vicenda che, salvo (improbabili) colpi di scena, sarebbe positivo. E soprattutto, terminate la campagna elettorale e “cristallizzati” i risultati delle Politiche, al Comune di Salerno si avverte maggiore agibilità per mettere in campo nuove nomine e provare a rafforzare la macchina amministrativa.

E, in questo caso, il protagonista è Matteo Picardi , attualmente direttore generale di Salerno Energia e procuratore speciale di Salerno Sistemi che dovrebbe assumere l’incarico di direttore generale del Comune. Un “super manager”, dunque, pronto a prendere le redini degli “affari” di Palazzo Guerra, andando ad affiancare il sindaco Vincenzo Napoli : considerato vicino al governatore Vincenzo De Luca (è tesoriere nonché presentatore delle liste alle ultime Regionali di “Campania Libera”), Picardi assumerebbe un ruolo che è espressamente previsto dal testo unico degli Enti locali. Picardi ha una lunga esperienza in fatto di gestione di realtà complesse: a Palazzo di Città andrebbe a ricoprire un ruolo di “mediatore”, di raccordo tra le istanze dei consiglieri che, nel corso dell’ultimo anno, si sono rivolti direttamente al primo cittadino. E con l’innesto di Picardi si ricomporrebbe una sorta di “cerchio magico” del governatore al Comune di Salerno visti anche i recenti ritorni di Felice Marotta e Alberto Di Lorenzo. Il primo, fino a quando è andato via tra i veleni scatenati dall’inchiesta della Procura sulle cooperative sociali, è stato un personaggio fondamentale nel dipanare tutti i dossier più spinosi per l’amministrazione e ora è stato richiamato per risolvere la partita tra il Comune e la Salernitana, imprimendo da subito una svolta risolutiva proprio nel momento in cui i rapporti fra le parti si erano fatti sempre più tesi.

Fino a quando è stato al Comune, Marotta era chiamato “il direttore”, appellativo che adesso - probabilmente dovrà lasciare a Picardi. Ed è ritornato al Comune anche Di Lorenzo, altro deluchiano di ferro in forze al settore Tributi proprio nel momento più complicato per gli uffici finanziari alle prese con la crisi economica e, soprattutto con un piano di rientro dal debito centrato in gran parte sul rientro dell’evasione. L’impressione, dunque, è che a Palazzo di Città presto si formerà una squadra sempre più nutrita di “fedelissimi” di De Luca. E soprattutto si tratta di ingressi che, secondo gli osservatori più malevoli, rappresenterebbe una sorta di “commissariamento” rispetto alla “nuova guardia”, legata sempre a De Luca, ma, in questo caso, al figlio Piero.

Al di là della necessità di sostenere la macchina comunale, tra i consiglieri di maggioranza si avverte sempre di più la necessità di un cambio di passo anche nella Giunta, a maggior ragione in virtù del bilancio tratto dall’esito delle elezioni. L’amministrazione Napoli avrebbe bisogno di maggiore mordente e incisività ma sembra evidente che qualsiasi rimpasto sarebbe vincolato all’esito delle prossime udienze del processo sui rapporti tra i vertici dell’Amministrazione e i presidenti delle coop che vede fra gli imputati l’ex assessore Nino Savastano . Molto dipenderà anche dalla decisione dei giudici - attesa per giovedì rispetto all’utilizzo delle intercettazioni. In Giunta, allo stato attuale, ci sarebbero tre posti da riempire con nuovi assessori (sono nove e lo Statuto consente di arrivare a 12) ma il primo cittadino potrebbe decidere anche delle sostituzioni. Potrebbe lasciare uno o di più tra gli assessori tecnici ma anche le caselle dei “politici” potrebbero essere modificate, aprendo la porta ai consiglieri che sono stati eletti nella lista dei Progressisti. In ballo deleghe come la Cultura, lo Sport, le attività connesse al Cimitero e potrebbe essere creata una delega per la polizia municipale.

Eleonora Tedesco