Un francobollo per la Scuola Medica SalernitanaAl Duomo una mostra su posta e sanità

Inaugurata, nell'ambito dei festeggiamenti per San Matteo, la mostra filatelica "La paura del contagio-sanità e disinfestazione postale nell'area mediterranea". Emesso il francobollo dedicato alla Scuola Medica Salernitana

"E' un francobollo da 60 centesimi di euro quello emesso dalle Poste italiane e dedicato alla Scuola Medica Salernitana. Il nuovo francobollo è stato presentato in occasione dell'inaugurazione della Mostra Filatelica sul tema "La paura del contagio - sanità e disinfestazione postale nell'area mediterranea", organizzata dall'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, in collaborazione con il Centro Studi Onlus Hippocratica Civitas e l'Associazione Salernitana di Filatelia e Numismatica. La vignetta del francobollo (nella foto accanto) è una rielaborazione dell'iconografia "Medico al capezzale di un malato", tratta dal manoscritto "Galeni in Ippocratis aphorismos et in librum pronosticorum", conservato nella Biblioteca nazionale di Napoli. E' possibile ammirarlo fino a domenica 23, dalle 9,30 alle 13 e dalle 17 alle 20 nella sala Sant'Antonio dei Nobili in via Duomo 5. La mostra rientra nell'VIII edizione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana e nell'ambito dei festeggiamenti in onore di San Matteo.

"Con l'emissione di questo francobollo la mostra filatelica, tradizione ormai consolidata delle Giornate della Scuola Medica Salernitana, assume un'importanza particolare", ha esultato il presidente dell'Ordine Bruno Ravera dopo il taglio del nastro.

La mostra si apre proprio con il francobollo di nuova emissione e con una interessantissima "fede sanitaria" prodotta per una nave che il 31 marzo 1790 partì dall'isola di Procida diretta a Brindisi. Vi compaiono i nomi dei passeggeri con le loro generalità e la certificazione del buono stato di salute, oltre alle figure di Sant'Arcangelo, protettore dell'isola, Sant'Antonio e dei vescovi dell'epoca. Gran parte del materiale esposto viene dalla nota collezione privata del professore Nello Bagni di Bologna, che ha personalmente illustrato la mostra ai presenti.

I primi documenti esposti sono bandi sulla peste, che arrivò dall'Oriente nel XIV secolo e con cui venivano identificate, allora, tutte le malattie infettive. La prima epidemia cui si fa riferimento è quella di Bologna del '600, con documenti e raffigurazioni sull'istituzione del Santuario della Madonna di San Luca ritenuta miracolosa. Interessante la figura del "drago", insetto dalle zampe lunghissime, considerato possibile vettore del colera prima della scoperta di Koch del 1883.

In un'altra sezione della mostra vengono rappresentati i "cordoni" che dovevano impedire il contagio: l'isolamento delle famiglie infette e l'istituzione dei lazzaretti. Sezione importante è quella che documenta le "fedi di sanità". A seguire c'è il pannello dedicato ai porti, con riferimento alle vie del contagio, con le note delle capitanerie e autorità di Venezia, Trieste, Ancona, Napoli, Livorno, Genova, Corfù e Marsiglia. La mostra riferisce inoltre una serie di notizie storiche, come il fatto che in Italia le lettere siano state disinfettate fino al 1887 e che lo Stato Pontificio sia stato l'ultimo a mettere i bolli sulla disinfezione postale.

All'inaugurazione della mostra hanno partecipato Mario Colucci, medico presidente della Onlus Hippocratica Civitas e Aniello Veneri, presidente dell'Associazione Salernitana di Filatelia e Numismatica, che ha dichiarato: "Finalmente siamo riusciti ad ottenere un francobollo tutto nostro. E' importante perché i francobolli sono testimoni del tempo, dei comportamenti degli uomini e anche delle loro paure. La storia del francobollo è la storia di tutti noi e questa mostra testimonia come la filatelia e il servizio postale assistano la medicina nei secoli".