Un esproprio costa caro al municipio

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. La Regione non dà al Comune i soldi per un esproprio. L’Ente viene denunciato dai cittadini che non ha liquidato e condannato a pagare il debito e le spese aggiuntive.

Il Comune prepara un decreto ingiuntivo alla Regione, per riavere i soldi che suo malgrado ha dovuto sborsare. Una lite tra vari livelli di amministrazione pubblica del valore di 120mila euro. Andiamo con ordine.

Nel 2008 il Comune di Sant’Egidio del Monte Albino acquisisce un’area alla frazione San Lorenzo, dove sorge un distributore di benzina, per realizzarvi un parcheggio a servizio delle scuole e dell'abitato. L’esproprio ed i successivi lavori beneficiano di un finanziamento della Regione Campania.

Nel 2010 i lavori vengono ultimati, ma la Regione, secondo gli atti del Comune, non ha ancora erogato tutta la somma destinata.

Ci sono solleciti dell’ente di Piazza Martiri di Nassiriya verso la Regione nel 2010 e nel 2011, a vuoto. Nel frattempo o proprietari dell’area, che attendevano una parte residua del pagamento, ricorrono alle vie legali e, nel 2012, il Comune di Sant’Egidio ha un’ingiunzione dall’autorità giudiziaria a pagare gli ottantacinquemila euro rimanenti, ai quali si sommano le spese del caso per altre migliaia di euro.

Il comune si oppone in giudizio a questa sentenza, chiamando in causa la Regione, ma su questo fronte neppure arrivano risposte.

Altri due anni di silenzio passano. Nel frattempo deve però pagare ed approvare questa spesa come debito fuori bilancio.

Si arriva ad oggi, al 2014. Il Comune nei giorni scorsi mandato ad un legale per un decreto ingiuntivo di circa 125mila euro verso la Regione. Per la somma pagata in giudizio, ma anche per il un 20 per cento residuo di fondi che da Napoli non sarebbero mai arrivati a Sant’Egidio.

Si apre così un nuovo fronte in una storia che pare un enorme ginepraio senza uscita.

Una vicenda molto complessa che non sarà facile risolvere.

Susy Pepe

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