Un corteo per chiedere diritti e lavoro

A Pontecagnano un gruppo di disoccupati sfila in città poi incontra l’amministrazione

PONTECAGNANO. Un corteo per chiedere lavoro e rivendicare un diritto: erano in venti, ieri mattina, armati di striscioni, megafono e tamburo, per le strade della città a protestare in maniera pacifica per chiedere attenzione da parte dell’amministrazione comunale e delle istituzioni. «Siamo in venti - ha dichiarato Vittorio Carraturo, promotore della protesta - davanti ai bar tutti si lamentano ma poi, quando c’è da protestare, nessuno scende in strada».

Il corteo, partito da via Alfani, si è snodato per le strade del centro urbano picentino: per l’occasione è stata disposta la chiusura temporanea di alcune vie della città. «Noi vogliamo solo lavorare - ha ribadito Carraturo, ex operatore ecologico tramite agenzia interinale - non abbiamo politici alle spalle e non vogliamo averli, ci siamo indebitati per i manifesti e i volantini della protesta. Siamo senza lavoro e molti di noi hanno famiglia».

Uno spiraglio potrebbe aprirsi: «Abbiamo avuto un incontro con il Comune - ha aggiunto Carraturo - l’amministrazione ci ha proposto 60 assunzioni sino al 30 giugno, noi abbiamo chiesto 25 assunzioni sino al 31 agosto».

Una proposta per la quale, come riferito da Carraturo, i disoccupati attendono una risposta in un paio di giorni. «Nel caso in cui le nostre richieste non dovessero essere accolte - ha aggiunto Carraturo - sono pronto ad iniziare lo sciopero della fame».

Nei giorni scorsi, insieme ad altri disoccupati, Carraturo aveva protestato davanti al Comune, con tanto di striscioni. «Abbiamo effettuato servizio di spazzamento sino al 31 gennaio, da allora siamo fermi, nonostante in diverse occasioni siamo stati rassicurati circa il fatto che avremmo presto ripreso a lavorare con mansioni di spazzamento sul territorio comunale. Noi chiediamo solamente di poter riprendere a lavorare, rivendichiamo un nostro diritto».

Marco De Simone

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