DA DOMANI AL VERDI

Un cast di giovani vociper la "Lucia di Lammermoor"

Celso Albelo, spagnolo, il tenore della seconda opera del cartellone della stagione lirica salernitana

Tenore dalla voce lirica leggera, belcantista, predilige il gioco nei colori del fraseggio, Celso Albelo, tenore spagnolo delle isole Canarie, classe 1977, per la prima volta al teatro Verdi di Salerno, sarà Sir Edgardo di Ravenswood nella Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, firmata dal maestro Daniel Oren alla direzione e Renzo Giacchieri alla regia, in scena al Massimo cittadino da domani fino a domenica.
Tra i giovani tenori più accreditati sulla scena della lirica internazionale, Celso Albelo vanta un curriculum di tutto rispetto, grazie a prestigiose collaborazioni con direttori d’orchestra del calibro di Antonio Pappano, Nello Santi, Alberto Zedda e Carlo Rizzi, solo per citarne alcuni. Insignito lo scorso anno del premio Opera Actual dalla più importante rivista specializzata spagnola, con Lucia di Lammermoor inizia la sua collaborazione con il maestro Oren, che l’ha scelto per il ruolo di Elvino di Sonnambula di Bellini, in scena al Covent Garden di Londra nel 2011.
Come sarà questa Lucia di Lammermoor?
«La Lucia è un capolavoro del Romanticismo ed il regista Giacchieri, con il quale lavoro per la prima volta, ha scelto una regia tradizionale, i personaggi sono presentati romanticamente, i cantanti sono i protagonisti della scena, curata per esaltare le voci in una visione d’insieme che cura tutti gli aspetti, compresa la recitazione».
Cosa pensa del cast?
"Il cast è straordinario anche se non ci sono le grandi star della lirica. I cantanti sono molto giovani ma già esperti ed il soprano georgiano Nino Machaize è una donna di straordinaria bellezza e possiede un fascino interpretativo e vocale che presto la porterà a scalare le alte vette dell’olimpo della lirica. Un cast è di livello internazionale, dal baritono Giorgio Caoduro, al tenore Enzo Peroni, al basso armeno Arutjun Kotchinian».
Cosa ne pensa dell’Orchestra e del coro e soprattutto del cartellone.
«Ho avuto una straordinaria sorpresa. I musicisti sono molto preparati ed il maestro Oren ha fatto un lavoro certosino. Tutti collaborano al meglio, compresi il segretario artistico Antonio Marzullo ed il direttore di produzione Rosalba Lo Iudice. Avete una grande squadra e spero di ritornare. Il cartellone? In Italia non ci sono teatri che possano vantare i nomi del Verdi. Una operazione lodevole in questo momento di crisi».
Salerno fuori dal Verdi?
«Qui mi sono trovato come a casa. Mi piace molto la città, soprattutto il lungomare. La vostra cucina è un attentato alla linea. Mensione speciale alla mozzarella, fantastica».
Paola Primicerio