l'emergenza

Un caso di Meningite a Pisciotta: scatta l’allarme sanitario

Un turista bergamasco è ricoverato al “Cotugno” di Napoli. L’Asl avvia la profilassi anche a Palinuro: «Ma non c’è pericolo»

PISCIOTTA. Paura nel Cilento per un caso di meningite. Il malcapitato è un turista di 40 anni, residente a Bergamo, in vacanza a Pisciotta. È stato soccorso il giorno di Ferragosto dai sanitari del 118 che lo hanno ricoverato d’urgenza all’ospedale Cotugno di Napoli. L’uomo è stato prima trasportato in codice rosso al “San Luca” di Vallo della Lucania e da qui in elicottero a Napoli. Le sue condizioni, secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, sarebbero serie ma in via di miglioramento. La prognosi è stata sciolta ieri mattina dai medici del reparto di malattie infettive: l’uomo non sarebbe più in pericolo di vita.

Il 40enne, rientrato da poche settimane da un viaggio in Giappone, si trovava in vacanza nel Cilento. Aveva trascorso alcuni giorni tra Palinuro e Pisciotta e aveva lamentato più volte un dolore ad un orecchio e sintomi influenzali. Poi l’altra notte, mentre riposava in un appartamento di un amico nel centro storico di Pisciotta, le condizioni di salute si sono aggravate improvvisamente. Sono stati alcuni vicini a chiamare il 118 dopo aver sentito degli strani lamenti provenire dall’abitazione in cui alloggiava il 40enne. Sul posto è subito arrivata un’ambulanza di tipo B della Cilento Emergenza ed un’ambulanza medicalizzata della Misericordia di Palinuro. Le condizioni del malcapitato sono apparse subito molto gravi. La centrale operativa del 118 ha inviato anche un’ambulanza rianimativa. Il paziente, semicosciente, è stato trasportato al “San Luca” ma dopo i primi accertamenti è stato trasferito al Cotugno di Napoli.

Ora nel Cilento si teme che il batterio possa essere stato trasmesso ad amici e conoscenti, e ieri l’Asl ha disposto la protezione a base di antibiotici per i parenti e gli amici con i quali il 40enne avrebbe avuto contatti stretti negli ultimi giorni. Nello stesso tempo è scattata la profilassi per medici, infermieri e per tutto il personale sanitario venuto a contatto con il paziente. Anche per i carabinieri che si sono recati in ospedale subito dopo il ricovero. Ma dall’Asl spiegano che è «necessario evitare allarmismi. Si tratta di una forma lieve e non c’è nessun pericolo di contaminazione».

La meningite è una infiammazione del rivestimento del sistema nervoso centrale (cervello e midollo), detto meninge. Esistono diversi tipi di meningite. C’è una forma batterica e una virale. Ed è difficile, in base alla visita, capire di quale tipo si tratti. Entrambe possono essere mortali, soprattutto per i bambini molto piccoli, per gli anziani e per chi ha il sistema immunitario compromesso. I sintomi più frequenti sono febbre alta, mal di testa, rigidità della nuca e la comparsa di piccole macchie emorragiche sparse per il corpo. Fortunatamente nel caso di Pisciotta il paziente non è in pericolo di vita ma resterà, ad ogni modo, ricoverato per ulteriori accertamenti. In Campania ogni anni si registrano una cinquantina di casi di meningite tra adulti e bambini. Da gennaio scorso si contano ad oggi una ventina di casi, uno solo mortale.