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Un campo rom sulla litoranea «Il prefetto ordini lo sgombero»

PONTECAGNANO. Sgomberare il campo rom nato sulla litoranea di Pontecagnano Faiano: questa la richiesta del comitato Noi con Salvini di Pontecagnano Faiano, che ieri mattina ha allestito un banchetto...

PONTECAGNANO. Sgomberare il campo rom nato sulla litoranea di Pontecagnano Faiano: questa la richiesta del comitato Noi con Salvini di Pontecagnano Faiano, che ieri mattina ha allestito un banchetto all’angolo tra corso Europa e via Carducci distribuendo questionari relativi alla questione immigrazione e per illustrare ai passanti dei temi cari al movimento del politico lombardo.

Al centro della questione, tuttavia, il campo rom della zona litoranea picentina: «La situazione del campo rom è tragica – ha affermato Nino Blotta, uno dei coordinatori del movimento salviniano a Pontecagnano Faiano – le famiglie che sono all’interno del campo rom, circa una settantina di persone, vivono male, in condizioni igieniche precarie e fanno vivere male anche noi esercenti e residenti della zona».

Nino Blotta, candidato anche alle amministrative del 2013 in una lista civica a sostegno di Ernesto Sica e titolare di una attività sulla litoranea picentina, ha aggiunto: «Bisogna prendere subito provvedimenti, in litoranea c’è questo campo rom e noi abbiamo chiesto alla Prefettura di sgomberarlo, sia per la nostra sicurezza sia per il decoro urbano, sia per la dignità relativamente a queste persone, che comunque vivono in condizioni precarie. Ci sono tanti bambini, non è giusto. Pare che siano famiglie che vivono in provincia di Napoli e che si spostano qui a Pontecagnano, solo in estate. È una vergogna che ci sia questo campo rom». Un insediamento precario, aggiungono i salviviani, in una zona a vocazione turistica, quale è appunto la litoranea.

Ma più di tutto è la questione sicurezza che preoccupa i salviniani: «In particolare in litoranea – ha proseguito Nino Blotta – oltre alla questione del campo rom, c’è purtroppo una notevole presenza di cittadini extracomunitari, non sappiamo quanti siano regolari e quanti siano clandestini, per questo ci rivolgiamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine, ci vogliono più controlli e provvedimenti immediati. Tra questi, quello più urgente è sgomberare il campo rom».

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