Un bollino certifica i locali che rinunciano alle “macchinette”

È promosso dall’associazione “Rossella donna di quadri” Tour nelle scuole per sensibilizzare ragazzi e docenti

SALERNO. «Il gioco non deve azzerare i valori della vita». È questo lo slogan dell’associazione “Rossella donna di quadri”, fondata grazie alla determinazione di Patrizia Ragone, scrittrice e giornalista residente a Pompei, ma originaria di Salerno a cui è particolarmente legata. Operativa sul territorio da dieci anni, l’associazione e nata nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione contro tutte le possibili dipendenze da gioco e racchiude un ampio progetto che viene svolto gratuitamente – in un’ottica di informazione, prevenzione e raccolta dati – in tutte le scuole secondarie di primo grado che ne fanno richiesta, ma anche in parrocchie, fondazioni e associazioni che in questo ambito intendono rivolgere un messaggio educativo e altamente formativo.

Un libro-denuncia sul diffuso fenomeno sociale divulgato nel 2007 e che prende il nome dall’associazione, la rubrica per dar voce alle numerose testimonianze di quanti hanno vissuto, direttamente o indirettamente, il dramma del gioco, e infine un cortometraggio autoprodotto nel 2009: questi gli elementi fondanti del progetto che Patrizia Ragone porta avanti con caparbietà, nonostante i numerosi appelli non accolti dalle istituzioni. Un tour itinerante quello che la presidente di “Rossella donna di quadri” intende intraprendere a partire dalla fine di quest’anno proprio a cominciare dalla Campania – toccando tra i primi plessi scolastici, l’Istituto comprensivo statale di Mercatello “Giovanni XXIII” – con la volontà di uscire anche dai confini regionali per estendere il messaggio sul territorio nazionale.

Numerose le attività e le iniziative dell’associazione, una tra tutte il Premio “Rossella day”, istituito nel 2014 e dedicato a persone desiderose di divulgare un messaggio di speranza attraverso la condivisione delle proprie esperienze di vita e della strada intrapresa per uscire dalla dipendenza. Nell’estate dello stesso anno è la volta della pubblicazione di “Un libro in spiaggia…Sms, sole, mare, sociale”, promosso in numerosi stabilimenti balneari del litorale salernitano.

«Lo scorso giugno ho voluto dar vita al “Certificato Mira” – ha raccontato Patrizia Ragone – per donarlo ai gestori di quelle attività del nostro territorio (bar, gelaterie e pasticcerie) che hanno scelto con coraggio di non inserire il gioco all’interno dei propri locali, non aderendo così alle debolezze del mutamento sociale in atto».

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