«Un atto di indirizzo importante»

Un’area di crisi industriale che sia in grado di mirare pure alle risorse destinate alle Apea – le aree produttive ecologicamente attrezzate – dovrebbe attrarre un maggior numero di investitori. In...

Un’area di crisi industriale che sia in grado di mirare pure alle risorse destinate alle Apea – le aree produttive ecologicamente attrezzate – dovrebbe attrarre un maggior numero di investitori. In una città che, negli ultimi anni, è stata preda d’un’imponente desertificazione industriale, l’investitura rappresenterebbe un passo di grande importanza. E il segretario cittadino del Partito democratico, Davide Bruno, che intrattiene ottimi rapporti con l’amministrazione comunale, parte proprio dalla «paralisi degli insediamenti nell’area industriale» per definire la mozione presentata da Egidio Mirra come un «atto di indirizzo importante rispetto alle decisioni da prendere in materia di sviluppo, economia e pianificazione del territorio». Bruno parla inparticolare di «una grande battaglia di sburocratizzazione, al fine di rendere veloce la risposta per gli insediamenti produttivi», e specifica che «il modello dell’Apea rientra in questo programma». E mira soprattutto al Pip di via Spineta, ritenendo basilare partire dall’area che è compresa tra gli stabilimenti di Paif e Termopaif, fallite negli ultimi due anni, e quello della Wuhrer: «L’area produttiva D3 – conclude Bruno – può rappresentare una grande occasione per realizzare i previsti nuovi insediamenti e per la riqualificazione produttiva di quell’area». (c. l.)