la reazione in comune

«Un attacco all’autonomia del Consiglio»

La delibera dell’Antitrust sull’incompatibilità di Vincenzo De Luca è già sulla scrivania del prefetto pronta a studiare quello che è ormai diventato un vero e proprio caso. Sorprende, soprattutto,...

La delibera dell’Antitrust sull’incompatibilità di Vincenzo De Luca è già sulla scrivania del prefetto pronta a studiare quello che è ormai diventato un vero e proprio caso. Sorprende, soprattutto, che ad essere chiamato in causa sia quel famoso conflitto d’interessi contro il quale più volte aveva tuonato lo stesso primo cittadino. Infatti l’Autorità, oltre a fare riferimento alla famosa legge 148 del 2011, si richiama anche alla 215 del 2004 per giustificare l’apertura del procedimento. Nonostante questo, però, gli animi restano tranquilli. I consiglieri di maggioranza, ieri mattina, non erano per nulla preoccupati di quanto sta accadendo. «Il Comune continua a seguire il suo iter secondo quanto previsto dalla legge – ha spiegato il presidente della Commissione Statuto, Pasquale Criscito - Il resto a noi non interessa».

Insomma, i consiglieri sono convinti di aver fatto il proprio dovere avendo aperto da tempo il procedimento per deliberare la decadenza da sindaco. «Questa decisione dell’Antitrust – ha chiarito Luciano Provenza, che contro la delibera di incompatibilità votò a suo tempo contro - non incide su quanto sta facendo il consiglio comunale. Tanto più che l’autorità non ha alcun poter sanzionatorio».

Secondo i consiglieri il provvedimento emanato dall’autorità ha soprattutto una connotazione politica. «È un attacco chiaro a De Luca. – dicevano ieri mattina alcuni eletti della maggioranza – Un tentativo di interferire nei lavori del consiglio comunale per anticipare i tempi». L’opposizione però gongola. «Non credo nei nemici di Salerno – commenta Raffaele Adinolfi – credo semplicemente che il sindaco abbia oltrepassato la soglia del politicamente corretto. D’altra parte se fosse vero tutto ciò, la principale nemica di Salerno sarebbe l’arroganza politica del suo sindaco».

A lui fa eco Roberto Celano: «L’Antitrust attesta l’infondatezza delle strumentali motivazioni con cui De Luca e i suoi fidi consiglieri da mesi evitano di rimuovere una condizione di illegalità». Preferisce invece non commentare questa nuova puntata della vicenda il consigliere di Forza Italia Giuseppe Zitarosa. Soddisfatti a metà i “5 stelle” che giudicano il provvedimento decisamente «tardivo», così come lo aveva definito già ieri il senatore Andrea Cioffi.

Angela Caso

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