Il commento

Un'amicia da dimenticare per novanta minuti

All'Arechi torna Roberto Breda, l'uomo simbolo di una Salernitana irripetibile

SALERNO. Sembra il festival dell’amicizia ma non c’è nessuna implicazione con i meeting della vecchia Dc. Parole di stima e di affetto tra i protagonisti, frasi al miele: il clima ideale per una partita di calcio. All’Arechi torna Roberto Breda, per tutti il capitano, l’uomo simbolo di una Salernitana fantastica, irripetibile. Un uomo che si è talmente integrato con la nostra realtà, da ricoprire in passato, persino il ruolo di assessore allo sport. Una bandiera, concetto ormai in disuso nel nostro calcio. La Bandiera. Un ritorno che sarà accompagnato dagli applausi del generoso pubblico salernitano come è giusto che sia. Un tributo doveroso a uomo che ha dato tanto alla Salernitana e a Salerno.

Sannino ha ricoperto di elogi il suo collega, è nata un’amicizia forte dopo alcuni attriti iniziali, un legame suggellato a tavola, in Costiera. La lite di Catania dimenticata, chiarita, archiviata.

Ma, solo per 90 minuti naturalmente, Roberto Breda sarà il nemico calcisticamente parlando così come l’Entella, una delle squadre rivelazioni della B. Un altro avversario tosto, complicato, sulla strada della Salernitana che cerca la sua identità passo dopo passo. Questa è la settimana più difficile, delicata, quasi decisiva per capire cosa riserverà il futuro ai granata: tre partite in otto giorni (dopo l’Entella, trasferta ad Ascoli martedì e poi il Pisa in casa), 270 minuti per tornare nel limbo o pensare in grande: un mini-campionato della verità.

Nella sfida con i liguri si rivede il tandem Coda-Donnarumma. Il secondo è sparito da un po’ di tempo dai radar e ha una partita da spendere per tornare nelle grazie del suo allenatore. Sannino sembra intenzionato a dargli questa chance, anche per mettere a nudo i limiti dei liguri, assai prolifici ma anche allegri in difesa (11 reti al passivo in 9 partite). E Alfredo da Torre Annunziata sembra l’uomo giusto. Poi al 91’, altri applausi per il capitano e tre punti ai granata. La chiusura ideale del festival dell’amicizia targato Salerno. Con tante scuse al capitano.

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