Un’agorà aperta sul pensiero ai tempi del terzo millennio

Filosofi e professori universitari raggruppati nel progetto guidato dalla Fimiani Tra i volumi pubblicati c’è quello della docente salernitana su Focault e Kant

SALERNO. Filosofia e critica per rilanciare i grandi temi del pensiero nella società del terzo millennio. Concepita come un’agorà aperta, è nata una nuova collana di studi che vede convergere docenti universitari e filosofi di tutta Italia. A guidarla, presso l’editore Paparo di Napoli, è Mariapaola Fimiani, docente di Filosofia Morale all'Università di Salerno. La collana si chiama Corpus.

«Il termine - spiega Fimiani - vorrebbe conservare un doppio significato critico, com’è segnalato dal noto filosofo Jean-Luc Nancy: il riferimento alla vita irricomponibile di un corpo trans-organico e la radice giurisprudenziale del termine, corpus iuris, che allude allo stile trattatistico e, dunque, più che alla composizione e all'ordine, alla compilazione, alla varietà, alla mescolanza».

Nel suo primo affacciarsi sulla scena editoriale, il progetto ha dato alla luce tre titoli diversi. Il primo, in ordine di tempo, è della curatrice della collana. “Foucault e Kant. Critica clinica etica”, si intitola il volume di Fimiani. L’idea che il testo di Foucault possa essere considerato una riscrittura del kantismo, un suo “palinsesto”, è suggerita dai commenti agli scritti di Kant sull’Illuminismo e la Rivoluzione. In realtà - è la tesi che il libro sostiene - l’ispirazione kantiana accompagna da lontano l’intero percorso della ricerca di Foucault.

Il secondo testo è “Allucinare il mondo - note sulla filosofia di Michel Henry” di Felice Ciro Papparo. Interrogando, senza alcuna pretesa esaustiva, ma criticamente e obliquamente, l'eterodossa fenomenologia del filosofo francese, questo volume cerca di individuare i tratti di un Logos visionario, allucinato. L'ultimo titolo della collana Corpus è “Paul Federn - La società senza padre”, a cura di Luisella Brusa. Federn (1871-19 50) - medico e psicoanalista, fu uno dei primi allievi di Freud nonché vice-presidente della Società Psicoanalitica di Vienna e sostituì Freud negli in carichi ufficiali durante la lunga malattia di quest’ultimo. Esiliato negli Stati Uniti per sfuggire alla persecuzione nazista, divenne in pochi anni uno dei più influenti psichiatri americani. Pioniere della terapia psicoanalitica delle psicosi, con i suoi contributi teorici Federn ha introdotto importanti elementi di novità nella dottrina psicoanalitica. Ma il lavoro editoriale continua, come preannuncia Fimiani che anticipa già alcune delle prossime uscite: «“Jean-Michel Rey. La religione come istanza critica che ho curato personalmente e di Aldo Masullo, “Stati di nichilismo”». Spazio anche ad un testo inedito di Max Horkheimer, “Il potere della produzione”, a cura di Luca Scafoglio.

Paolo Romano

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