Umidità, degrado e disagi al Saut

Nelle stanze di via Carbone l’intonaco cade a pezzi e l’unica auto per i medici è senza benzina

Intonaco che cade, umidità e degrado al Saut di via Carbone. E l’auto di servizio per le terapie domiciliari è senza benzina. Una situazione immobile da anni, al punto che gli operatori sanitari sono ormai abituati a convivere con una situazione ai limiti della decenza. Peccato che appena due mesi fa l’Asl di Salerno abbia speso circa 12mila euro di soldi pubblici per ristrutturare i locali del centro di igiene mentale. Lasciando, in ogni caso, le attigue stanze della guardia medica e del 118 nella stessa condizione di sporcizia.

La ditta specializzata chiamata dall’Azienda sanitaria avrebbe dovuto rimettere a nuovo le stanze dell’igiene mentale, eliminando intonaci cadenti e tracce di muffa, mettendo in sicurezza impianti elettrici e di condizionamento ed evitando la presenza su pavimenti e pareti di insetti e sporco. Interventi chiesti da anni, ma fatti in modo parziale e - stando ai risultati - in maniera assolutamente inadeguata. Con una spesa di 12mila euro, la ditta ha semplicemente eliminato l’intonaco cadente per sostituirlo con una nuova mano di pittura. L’umidità, rimasta sulle pareti e semplicemente “nascosta” dalla pittura, ci ha messo appena due mesi a rifare la sua comparsa, per la perplessità degli operatori sanitari ormai spazientiti e dei pazienti spesso infuriati alla vista di locali malsani.

Invano, erano state avanzate anni fa delle richieste all’amministrazione comunale. Solo il sindaco Giovanni Santomauro nel 2010, in qualità di garante della salute pubblica e dunque anche dei pazienti ospitati presso il centro d’igiene mentale o in visita alla guardia medica, si era affrettato a comunicare tali disagi all’Asl. Il risultato era stato addirittura duplice: una spruzzata di veleno contro i topi e qualche promessa di riqualificazione della struttura o di spostamento della sede.

Di recente sono stati effettuati dei sopralluoghi ordinati dall’Asl, ma per ristrutturare l’intero edificio servirebbero fondi che l’azienda sanitaria, al momento, non intende concedere. Figurarsi se poi i fondi vengono destinati a ditte specializzate che dovrebbero riqualificare locali che dopo due mesi tornano alla precedente situazione di degrado. Alla modica cifra di 12mila euro.

Ma per i dipendenti ed i medici del centro di igiene mentale si è aggiunto un altro disagio. L’unica autovettura in uso al centro è infatti da tre settimane senza benzina, non avendo l’Asl ancora provveduto a trasferire alla sede battipagliese i ticket per l’acquisto del carburante. I medici sono così costretti, per tale ragione, ad effettuare le terapie domiciliari recandosi a piedi a casa dei pazienti, o al massimo utilizzando mezzi propri. Con ovvi ritardi sugli appuntamenti.

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