Ultime speranze sulla cassa integrazione

Pressing sulla Regione e incontri con la proprietà. Una settimana per evitare i licenziamenti

Al termine della marcia in piazza Portanova sono stati la segretaria provinciale della Cgil Fiom, Francesca D’Elia, e il membro della Cgil salernitana Anselmo Botte a rilanciare sul piatto della vicenda le prossime iniziative. Prima fra tutte l’incontro che già nel pomeriggio di ieri si è tenuto con l’azienda per discutere sulla questione mobilità per gli operai. La riunione è durata circa un’ora, ma si è riusciti soltanto a strappare un ulteriore incontro per mercoledì prossimo alle 18.30, dal quale si attenderà una decisione definitiva. Troppi gli oneri sugli stipendi da versare, secondo i Pisano, per poter dare garanzie ai lavoratori. Troppe le aspettative che si erano nutrite verso un provvedimento di riapertura vincolata da parte della Procura, che invece non è arrivato.

La prossima mossa della Cgil rimane quella di rivolgersi alla Regione Campania per cercare di strappare almeno quella cassa integrazione in deroga che permetterebbe ai dipendenti e alle loro famiglie di ricominciare a respirare, almeno per un po’. Una settimana di tempo, quindi, per trovare un accordo a Napoli, per poi tornare a trattare con i Pisano per il ritiro delle lettere di licenziamento, che potrebbero diventare realtà tra circa quindici giorni. «Siamo sulla soglia del licenziamento – ha ribadito in chiusura della manifestazione mattutina la sindacalista Francesca D’Elia – Hanno deciso che dobbiamo rimanere chiusi. Non dobbiamo smettere di lottare però. Dobbiamo discutere con l’azienda e conquistare quegli ammortizzatori a cui abbiamo diritto, quindi riprendere in mano il progetto di nuova fonderia. Le istituzioni ora più che mai devono sostenerci. Se le comunità non lo vogliono, dobbiamo continuare a portare quel progetto di stabilimento per le strade e far capire che la nuova fonderia non darà nessun tipo di fastidio alla cittadinanza. È di Salerno questa fonderia, fatta da salernitani, e qui deve rimanere». Intanto, per il prossimo consiglio comunale è prevista all’ordine del giorno anche una discussione sul tema fonderie, per capire cosa possa fare, con tutti i risvolti attuali, l’amministrazione comunale. Di sicuro un supporto è ancora possibile darlo, ma è un vero peccato che, da almeno tre anni a questa parte, sia la prima volta che la vicenda Fonderie Pisano approdi in consiglio comunale. (e. d’a)

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