Ultimatum dei frondisti alla sindaca
«Prendi posizione con una nota o non parteciperemo al consiglio comunale»
«Prendi posizione con un comunicato o non parteciperemo al consiglio comunale». Arriva l’ultimatum dei frondisti a Cecilia Francese prima del civico consesso che si terrà stasera. La sindaca ha infatti ricevuto una lettera riservata da Valerio Longo, Gerardo Zaccaria, Francesco Marino e Bruno Amendola. «Il documento politico è di dieci giorni fa - scrivono alla Francese - e ancora non c’è alcuna risposta, se non il livoroso attacco gratuito di Gianluca Di Giovanni».
Alla sindaca i frondisti scrivono anche: «Sei responsabile della china, e alimenti l’aggressività di certi tuoi consiglieri». Si legge ancora: «Non tollereremo le cafonerie di chi ti sta a fianco; se non vuoi reazioni che metterebbero in discussione la nostra partecipazione al prossimo consiglio, fai chiarezza». E poi cenni a «un’aggressione, al limite della rissa, contro Zaccaria, da parte di Stefano Romano, in riunione di maggioranza». Un acceso scambio d’opinioni, faccia a faccia, che si sarebbe verificato martedì, quando Zaccaria era al vertice e gli altri tre a una cena-incontro.
Si era parlato del caso Alfonso Baldi: Longo aveva chiesto con una mail «la sostituzione nella prima commissione consiliare del presidente Baldi con Zaccaria». Baldi, forzista indipendente da dicembre, s’era lasciato andare a uno sfogo social, poi rimosso. Si leggeva: «A Longo, che lamentava un indebolimento politico di Forza Italia, proposi di cedere la mia presidenza; rispose che non c’erano richieste. Se un assessore (Giuseppe Provenza) firma un documento di critica all’esecutivo, si dimette?».
A minimizzare l’alterco con Romano, però, è proprio Zaccaria: «In politica è un fatto normale», dice. E si dissocia dalle accuse che Fernando Zara mosse alla sindaca Francese: «Non le condivido». Intanto proprio Zara annuncia una conferenza «con un banchetto davanti al portone del municipio» programmato per sabato mattina. Prima del comizio della sindaca Francese.(c. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Alla sindaca i frondisti scrivono anche: «Sei responsabile della china, e alimenti l’aggressività di certi tuoi consiglieri». Si legge ancora: «Non tollereremo le cafonerie di chi ti sta a fianco; se non vuoi reazioni che metterebbero in discussione la nostra partecipazione al prossimo consiglio, fai chiarezza». E poi cenni a «un’aggressione, al limite della rissa, contro Zaccaria, da parte di Stefano Romano, in riunione di maggioranza». Un acceso scambio d’opinioni, faccia a faccia, che si sarebbe verificato martedì, quando Zaccaria era al vertice e gli altri tre a una cena-incontro.
Si era parlato del caso Alfonso Baldi: Longo aveva chiesto con una mail «la sostituzione nella prima commissione consiliare del presidente Baldi con Zaccaria». Baldi, forzista indipendente da dicembre, s’era lasciato andare a uno sfogo social, poi rimosso. Si leggeva: «A Longo, che lamentava un indebolimento politico di Forza Italia, proposi di cedere la mia presidenza; rispose che non c’erano richieste. Se un assessore (Giuseppe Provenza) firma un documento di critica all’esecutivo, si dimette?».
A minimizzare l’alterco con Romano, però, è proprio Zaccaria: «In politica è un fatto normale», dice. E si dissocia dalle accuse che Fernando Zara mosse alla sindaca Francese: «Non le condivido». Intanto proprio Zara annuncia una conferenza «con un banchetto davanti al portone del municipio» programmato per sabato mattina. Prima del comizio della sindaca Francese.(c. l.)
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