Barbuti

Ufologia ed extraterrestri: arriva Marina Tonini

L'ambasciatrice di Sirio B in Italia protagonista del festival salernitano

SALERNO. «Sarà una serata all’insegna dell’apertura mentale. Per riflettere su quanto piccoli siamo in confronto all’universo». Questa sera in largo Barbuti si parlerà di ufologia e di entità extraterrestri grazie alla presenza di Marina Tonini, ormai diventata l’ambasciatrice di Sirio B in Italia. Nell’arena naturale del centro storico è, infatti, in programma alle 21.15, il reading/spettacolo “Parlando con le stelle”. Protagonista, appunto, Tonini, accompagnata dal musicista Luca Donini.
Sulla stella multidimensionale, ossia esistente su differenti dimensioni simultaneamente, che dalla nostra prospettiva terrestre è una nana bianca orbitante intorno a Sirio A, la grafologa di Verona afferma di esserci addirittura stata e, una volta tornata sulla Terra, la sua missione è diventata diramare il messaggio di coloro che la abitano. Questa sera la “contattata”, questo il termine usato per chi, come lei, ha avuto rapporti con entità extraplanetarie, racconterà al pubblico del Barbuti festival la sua esperienza.

Cominciata da bambina, in realtà, ma “concretizzatasi” nel corso di una conferenza nella quale andò senza particolari aspettative e senza un precedente background di conoscenze ufologiche. Lì vide per la prima volta tre esseri siriani che si ripresentarono molte volte successivamente, anche nella sua casa, ricordandole di un accordo prenatale stipulato con loro, attraverso il quale lei sarebbe divenuta portavoce di un messaggio per l’umanità da parte di queste civiltà extraplanetarie, un messaggio di consapevolezza.
«Siamo una popolazione di ottusi – questo il messaggio per noi dai siriani, raccolto da Marina Tonini – pensiamo di essere il centro dell’universo quando siamo solo una particella infinitesimale, una briciola di polvere».

Certo, non è semplice credere a quello che la grafologa ormai da anni afferma in incontri pubblici o in trasmissioni televisive a cui ha partecipato proprio per rendere noto il «messaggio straordinario di rinnovamento che i siriani portano all’uomo di Gaia oggi».

Ma come ha imparato ad affrontare gli scettici? «Faccio loro capire che non avrei alcun motivo per inventarmi ciò che dico perchè ho un lavoro che, anzi, è stato messo addirittura a rischio dalle mie esternazioni e dalle mie teorie». I contatti di Marina si susseguono ancora, manifestandosi al momento opportuno. Sono infatti i siriani a stabilire un contatto con lei quando devono trasmetterle indicazioni, aggiornamenti e messaggi da integrare all’interno della sua opera di divulgazione. A pensare di inserire in un cartellone “tradizionale” com’è quello dei Barbuti una serata dedicata a un argomento così singolare è stata Paola Pagano, sensitiva salernitana che ha cominciato a stabilire contatti con l’aldilà captando centinaia di voci sul­le onde corte di una radio gracchiante. L’obiettivo è «poter aprire le menti, per quanto mi sarà concesso – conclude Tonini, ribadendo un concetto espresso in più di un’intervista – aiutando le persone a comprendere che la paura non è costruttiva, ci rende deboli. Noi siamo la forza di quello che vogliamo essere. Dobbiamo cominciare a credere di appartenere ad un disegno che è al di sopra delle nostre misere convinzioni che non fanno altro che chiuderci ancora di più nella nostra limitatezza».
 

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