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Ufficio scolastico Per Pagliara arriva la nomina

Per dieci anni è stato vicario dell’Ufficio scolastico regionale della Basilicata; nel frattempo, più volte - tra il 2011 e il 2012 - ha preso in mano le redini degli uffici salernitani di via...

Per dieci anni è stato vicario dell’Ufficio scolastico regionale della Basilicata; nel frattempo, più volte - tra il 2011 e il 2012 - ha preso in mano le redini degli uffici salernitani di via Monticelli, a Fuorni, che mancavano di una dirigenza che ora proprio lui è stato chiamato a presiedere. Il nuovo “provveditore” - benchè il termine non si usi più - agli studi di Salerno è Renato Pagliara, sessant’enne salernitano da sempre attivo nel mondo della scuola, che da ieri è ufficialmente a capo del distaccamento territoriale dell’Ufficio scolastico regionale della Campania. Si è messo subito all’opera il nuovo dirigente per conoscere al meglio la situazione - relativa ai tagli e ai precari e ai tanti sovrannumerari che essi hanno creato - che dovrà affrontare nel prossimo mese, prima dell’inizio delle attività scolastiche. Tant’è che già oggi sarà a Napoli per discutere con gli uffici centrali della annosa questione riguardante gli Ata, bidelli, impiegati e dirigenti amministrativi.

Questione che non ha certo beneficiato dei tanti accorpamenti previsti dal dimensionamento scolastico che ha ridotto notevolmente il numero dei plessi in cui far lavorare questa tipologia di addetti.

Pagliara, però, non vuole creare allarmismi e, soprattutto, non vuole fasciarsi la testa prima di essersela rotta: «Andrò a Napoli per ottenere quanto più possibile per il territorio salernitano, a mio avviso in passato notevolmente discriminato rispetto ad altre province della regione», ha affermato ieri nel suo studio al secondo piano dell’ufficio di via Monticelli.

«Farò presente i bisogni della nostra vasta provincia e cercherò di dare alla comunità salernitana quello che le spetta».

Il dimensionamento scolastico, però, per Pagliara, era inevitabile: «In questo momento in cui i fondi scarseggiano e diminuiscono di anno in anno le iscrizioni, mediamente in tutti gli ordini di classi, è impensabile pensare di avere sempre la scuola sotto casa. Qualcosa andava pur fatta per razionalizzare le risorse». Per questo, oggi, quando incontrerà il dirigente regionale Diego Bouché, farà il possibile per mantenere almeno i numeri di impegati dello scorso anno: «Sarebbe già un ottimo risultato», commenta.

Consapevole che l’insegnamento, mai come ora, è una missione, non degnamente retribuita, Pagliara spera di riuscire a rappresentare il mondo della scuola salernitano al meglio.

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