Udc, il centro attende il bersaglio

I demitiani pronti a convergere sul sindaco di Salerno. Sommese con Caldoro

SALERNO. Se il nascente “cartello” elettorale di Area Popolare (Udc e Ncd) per le regionali nel Paese sembra aver trovato la strada di un accordo con Forza Italia, per dirla con l’ottimismo del deputato azzurro Giovanni Toti, in Campania i giochi non sono ancora chiusi. A casa nostra, Gioacchino Alfano (Ncd) spiega che si è pronti a «correre anche da soli» se «i riferimenti romani non capiscono che devono eliminare i “guastatori”». Uno su tutti Matteo Salvini e il suo diktat di una alleanza, a destra, senza Ncd. Ma in Campania, se il Nuovo centrodetra deve essere attento a non sciupare quella percentuale di voto d’opinione, l’Udc può sbandierare a suo piacimento. A dividersi il voto moderato nella nostra regione sono essenzialmente De Mita (Ciriaco) e Sommese. Del primo va ricordata quella frase che pronunciò un anno fa all’assemblea alla sala congressi del “Tiempo” al centro direzionale di Napoli quando disse: «Tra Berlusconi e Grillo non esistono differenze. Chi si allea con Berlusconi è irrazionale». E ad un anno di distanza le cose non sono tanto cambiate se, ad esempio, a Salerno, il consigliere regionale Luigi Cobellis (segretario provinciale dell’Udc) ha deciso di traghettare i suoi voti nelle braccia del Pd e far eleggere Giuseppe Canfora a presidente della Provincia. E nessuno fa mistero del fatto che il leader di Nusco abbia ripreso a dialogare con l’ex sindaco di Salerno, De Luca e che la sua eventuale candidatura a governatore potrebbe favorire un dialogo che i demitiani hanno interrotto con Stefano Caldoro. Dialogo che De Luca tiene aperto anche con un altro pezzo da novanta dell’Udc, Raimondo Pasquino che alle scorse elezioni al Comune di Napoli (candidato a sindaco) con la sua lista portò a casa circa il sei per cento.

Pasquale Sommesse, assessore regionale al Turismo nella giunta di Caldoro ancora l’altro giorno auspicava una convergenza («per coerenza») sul presidente uscente e dunque, in Campania le due aree si dividono, dividendo - forse - anche quella percentuale di voto che nel 2010 sfiorò il dieci (alle scorse europee insieme a Ncd non si è andato oltre il 5,4%) e consegnò agli ex Dc sei seggi nella maggioranza di centrodestra. Così, anche per tenere accesa la fiamma della ritrovata amicizia con il Pd salernitano,oggi i De Mita (Ciriaco e Giuseppe) saranno a Palazzo di Città (ore 17) per ribadire che i democratici cristiani, sono “l’attualità di un modello politico che continua a servire all’Italia”. Un modello, che in Campania potrebbe determinare la vittoria di una parte sull’altra ed è per questo, che resta in attesa di un quadro più chiaro. Anche perché molto dipenderà da chi saranno i due pretendenti alla poltrona di Palazzo Santa Lucia. Nel Partito democratico, infatti, non tutti sono disposti a caricarsi a bordo il cofanetto 2015 Udc-Ncd. E Caldoro ancora sembra procedere con piede incerto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA