"Udc fuori dalla Regione"

Due incontri decideranno oggi le sorti della giunta regionale e dei rapporti tra Pdl e Udc.L’assessore Romano incontra stamane il vicario del Pdl salernitano, e si discuterá anche dell’ipotesi di dimissioni dall’esecutivo Caldoro, dopo la contestata proroga al commissario dell’Asl.A Napoli si terrá invece la riunione tra i vertici del partito provinciale e quello campano, a cui sará chiesto di mettere alla porta l’Udc dalla giunta regionale e dalle altre Province

SALERNO. Due incontri. Uno a Napoli, tra il coordinatore del Pdl salernitano e i vertici campani, a cui sará chiesto di rivedere i rapporti con l’Udc; l’altro a Salerno, tra il coordinatore vicario e l’assessore regionale Giovanni Romano, per verificare l’ipotesi di dimissioni dalla giunta.

Si gioca su due fronti la vertenza aperta dal Pdl di Edmondo Cirielli nei confronti della Regione e del partito campano. Un conflitto che non è più circoscritto alla gestione della sanitá (seppure scoppiato con la proroga del commissario De Simone all’Asl) ma mette in discussione la coalizione di centrodestra che regge la Regione e le altre province. Oggi il coordinatore provinciale Antonio Russo chiederá a quello campano, Nicola Cosentino di rompere l’alleanza, facendo pressione sul governatore Caldoro perché metta alla porta i centristi.

«Con l’uscita dalla maggioranza in Provincia di Salerno, è venuta meno una parte dell’accordo» spiega. E il vice Iannone, che stamane incontra Romano, insiste: «Il livello regionale del partito deve prendere una posizione: l’Udc o sta dentro ovunque o esce dappertutto.E quando si sta dentro lo si fa a certe condizioni, rispettando gli accordi.Numericamente - sottolinea - i consiglieri centristi in Regione non sono necessari alla maggioranza».

Il braccio di ferro, oltre che con l’Udc, è interno al Pdl, e rischia di far saltare anche gli equilibri in Regione. Il presidente Stefano Caldoro evita commenti, ma con i consiglieri che ieri lo hanno contattato si è detto infastidito, per le liti tra partiti e all’interno del Pdl. E il segretario provinciale del Nuovo Psi, Antonio Fasolino, critica la posizione dei quattro consiglieri cirielliani (Baldi, Longo, Fortunato e Paolino) che hanno lasciato il gruppo consiliare del Pdl campano in polemica con la proroga a De Simone: «Fanno una questione politica di un atto amministrativo.

Ma se la mettono in politica, allora dovrebbero parlare al partito regionale e non alla giunta.C’è un evidente crisi di gestione interna al Pdl, ma se ci si rivolge al partito non ha senso usare frasi sconvenienti nei confronti della giunta». Un certo fastidio lo si avverte anche nelle dichiarazioni del capogruppo regionale del Pdl, Fulvio Martusciello, che annuncia un’attenta verifica del partito sull’operato del commissario dell’Asl ma aggiunge: «Sará il coordinamento regionale a dover guidare il processo politico dettando la linea».


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