Ucciso dal colpo partito dal fucile dello zio

Sarno, Andrea Donnarumma era impegnato in una battuta di caccia al cinghiale sul monte Saro. Episcopio sotto choc

SARNO. Una passione trasformata in tragedia. Un 32enne perde la vita in seguito ad una battuta di caccia. L’intera frazione di Episcopio è sotto shock. Si chiamava Andrea Donnarumma ed era originario di via Calabrici, a Episcopio, il ragazzo che la scorsa notte è deceduto a causa di una pallottola partita accidentalmente dal fucile dello zio. I due si erano avventurati nelle montagne vicino casa, in un luogo molto angusto e pieno di rovi, per seguire una delle loro passioni: la caccia ai cinghiali. Nonostante la stagione della caccia fosse chiusa, zio e nipote avevano deciso la scorsa notte, con condizioni climatiche avverse, di scalare il monte Saro in cerca di qualche esemplare.

I sentieri impervi, pieni di insidie e non percorribili se non a piedi e con molte difficoltà, sono stati fatali per il giovane Andrea. Suo zio, A. D., pensionato di Episcopio, mentre camminava dietro suo nipote, è scivolato. Nel i cadere, accidentalmente, ha fatto partire un colpo dal suo fucile che è andato a conficcarsi dritto nel corpo del nipote poco distante da lui.

La pallottola ha colpito Andrea nella natica destra ed ha reciso l’arteria femorale. Il giovane, accasciatosi a terra, è morto dissanguato dopo pochissimi minuti.

Vani i tentativi successivi di soccorso. Ad allertare le forze dell’ordine è stato lo stesso zio che, preso il cellulare del nipote oramai agonizzante, ha cercato in tutti i modi di attivare la macchina dei soccorsi. Sul luogo i carabinieri della locale stazione e gli uomini del reparto territoriale dei carabinieri di Nocera Inferiore diretti dal maggiore Calandro ed il 118. Ad aspettare le forze dell’ordine a valle è stato lo stesso zio, dato che la zona dove è accaduto il fatale incidente era talmente nascosta ed irraggiungibile che solo la sua guida ha permesso agli agenti di raggiungere il corpo, oramai morto, di Andrea.

I vigili del fuoco, intervenuti anch’essi, con imbracature e funi hanno preso il corpo del giovane e lo hanno portato, a piedi, vicino ai mezzi di soccorso. Le manovre d iindividuzione della salma e di rimozione del cadavere sono state difficilissime, così come raccontato anche dagli uomini delle forze dell’ordine e sono durate diverse ore.

L’intera frazione è sotto shock. Andrea era amato e conosciuto da tutti in città ed il via vai di amici e parenti è cominciato sin dalle primissime ore di ieri mattina presso la sala mortuaria del “Martiri del Villa Malta”. La salma è stata subito rilasciata e portata presso l’abitazione del giovane.

I tanti teli bianchi affissi ed il silenzio agghiacciante di una folla di persone sono stati lo scenario che ha fatto da corollario ad una vicenda sconcertante come quella accaduta al malcapitato Andrea.

Lo zio è stato denunciato a piede libero e adesso si trova in uno stato di shock. I funerali, intanto, saranno celebrati questa mattina alle 10,30 nel Duomo di Episcopio.

Maria Manzo

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