L’OMICIDIO Di MONTECORVINO
Uccise il padre, sconterà 10 anni in carcere
AGROPOLI. Eseguito l'ordine di carcerazione da parte dei carabinieri di Agropoli nei confronti di un 45enne che nel 2014 uccise il padre a Montecorvino. È stato emesso dalla Corte d’Appello di...
AGROPOLI. Eseguito l'ordine di carcerazione da parte dei carabinieri di Agropoli nei confronti di un 45enne che nel 2014 uccise il padre a Montecorvino. È stato emesso dalla Corte d’Appello di Salerno nei confronti di Giancarlo Di Francesco, residente ad Agropoli: dovrà scontare la pena di 10 anni poiché ritenuto responsabile del reato di omicidio. Questo è avvenuto nell'agosto 2014 al culmine dell’ennesima lite familiare
Dopo l’arresto, Giancarlo Di Francesco ricostruì ai carabinieri anni di vessazioni e maltrattamenti subiti soprattutto dalla madre. Sarebbe accaduto anche nel giorno dell’omicidio, quando il pretesto per il litigio fu la qualità del pranzo. Secondo il racconto del 45enne, il 69enne Romano Di Francesco si scagliò contro la moglie e coinvolse anche la nipotina. Il figlio (papà della bambina) reagì prima sferrandogli un pugno alla nuca, poi non si fermò più finché non lo lasciò e colpendolo ripetutamente al torace con una tale violenza da ucciderlo. Seguì il tentativo di far sparire il corpo. La salma fu portata sulla collina di Occiano, non lontano dal santuario di Santa Maria delle Grazie, dove fu cosparsa di gasolio e data alle fiamme. La mattina seguente il corpo carbonizzato fu scoperto da un pastore che passava di lì con il gregge.
I militari della compagnia di Agropoli, lo scorso week end hanno sottoposto a sequestro amministrativo 2 autovetture per la mancata copertura assicurativa e deferito in stato di libertà una donna poiché sorpresa alla guida della propria autovettura in evidente stato di ebbrezza. Nel capoluogo cilentano è stata denunciata, in stato di libertà, una donna pregiudicata di Agropoli, sottoposta al regime degli arresti domiciliari che, non rispettando l’imposizione, è stata sorpresa al di fuori della propria dimora. (a. p.)
Dopo l’arresto, Giancarlo Di Francesco ricostruì ai carabinieri anni di vessazioni e maltrattamenti subiti soprattutto dalla madre. Sarebbe accaduto anche nel giorno dell’omicidio, quando il pretesto per il litigio fu la qualità del pranzo. Secondo il racconto del 45enne, il 69enne Romano Di Francesco si scagliò contro la moglie e coinvolse anche la nipotina. Il figlio (papà della bambina) reagì prima sferrandogli un pugno alla nuca, poi non si fermò più finché non lo lasciò e colpendolo ripetutamente al torace con una tale violenza da ucciderlo. Seguì il tentativo di far sparire il corpo. La salma fu portata sulla collina di Occiano, non lontano dal santuario di Santa Maria delle Grazie, dove fu cosparsa di gasolio e data alle fiamme. La mattina seguente il corpo carbonizzato fu scoperto da un pastore che passava di lì con il gregge.
I militari della compagnia di Agropoli, lo scorso week end hanno sottoposto a sequestro amministrativo 2 autovetture per la mancata copertura assicurativa e deferito in stato di libertà una donna poiché sorpresa alla guida della propria autovettura in evidente stato di ebbrezza. Nel capoluogo cilentano è stata denunciata, in stato di libertà, una donna pregiudicata di Agropoli, sottoposta al regime degli arresti domiciliari che, non rispettando l’imposizione, è stata sorpresa al di fuori della propria dimora. (a. p.)