Uccide fidanzato della figlia: restano dubbi

NAPOLI. Potrebbero essere stati più di uno i colpi sparati durante la lite scoppiata ad Acerra che sabato scorso si è conclusa con la morte di Vincenzo De Stasio, 25 anni. Il corpo senza vita del...

NAPOLI. Potrebbero essere stati più di uno i colpi sparati durante la lite scoppiata ad Acerra che sabato scorso si è conclusa con la morte di Vincenzo De Stasio, 25 anni. Il corpo senza vita del giovane è stato fatto trovare domenica mattina dall’assassino, Andrea Cipoletta, 46 anni, in un’auto parcheggiata al corso Lucci di Napoli. Lì, ha detto Cipolletta agli inquirenti, lo ha lasciato dopo essersi accorto che il giovane era spirato mentre a bordo di una Fiat Panda correva in ospedale. Cipolletta è poi andato dai carabinieri e si è costituito. I due si erano dati appuntamento per discutere del rapporto tra il giovane e la figlia 19enne di Cipolletta. De Stasio aveva intenzione di trasferirsi al Nord con la giovane. Una decisione fortemente osteggiata da Cipolletta. Di qui la lite sfociata in tragedia. In base alle informazioni finora raccolte dai carabinieri della Compagnia di Nola, non è ancora chiaro neppure chi abbia portato la pistola sul luogo dell’incontro dove poi De Stasio è stato ucciso. Secondo la versione dell’aggressione, l’arma, una calibro 38 special con matricola cancellata, sarebbe di proprietà di De Stasio. Comunque, a chiarire quanti siano stati i proiettili che hanno raggiunto il giovane, sarà l’autopsia in programma nei prossimi giorni. L’eventualit… che i colpi esplosi siano più di uno rappresenta una circostanza che mal si concilia con la natura accidentale della morte di De Stasio raccontata da Cipolletta.