a cava

Tutto pronto per liquidare la società Frattura netta

Un rinvio dei licenziamenti (83 in vigore dal primo ottobre) per il cantiere nocerino potrebbe essere l’incontro fissato per lunedì in Prefettura sulla delicatezza di ordine sociale dell’interruzione...

Un rinvio dei licenziamenti (83 in vigore dal primo ottobre) per il cantiere nocerino potrebbe essere l’incontro fissato per lunedì in Prefettura sulla delicatezza di ordine sociale dell’interruzione del rapporto di lavoro.

Ma la Se.t.a non si è lasciata spiazzare più di tanto dalla posizione di Torquato. Nonostante il comune vanti il 44, 77 per cento delle quote societarie. Anzi, ha colto al volo l’assenza ai lavori assembleari di ieri mattina. Tanto che ieri pomeriggio si è riunito in via d’urgenza il cda. Convocazione ad libitum, fino a quando – cioè- «gli amministratori in carica - aveva spiegato Marco Galdi – non si saranno assunti totalmente la responsabilità di dare risposte ai creditori». Tasto chiave toccato anche durante la conferenza stampa che Torquato aveva indetto ieri mattina, con la partecipazione degli assessori Antonio Angrisani e Tonia Lanzetta. Da questo momento in poi l’eventuale messa in liquidazione della società sarà atto di cui il cda dovrà assumersi in toto l’onere. «Ci confronteremo senza interruzione – ha dichiarato il presidente della Se.t.a., Giuseppe Bisogno, prima dell’avvio del summit fiume - prendendo atto della mancata partecipazione all’assemblea del Comune di Nocera Inferiore e valutando ogni azione da intraprendere a tutela della società». L’annuncio ufficiale delle decisioni del management Se.t.a. nelle prossime ore, in conferenza stampa. Mentre il primo cittadino cavese ha fatto sapere che durante il fine settimana intende incontrare Torquato sotto un profilo umano e politico. Mentre «resta la contrapposizione istituzionale».

(p. s.)

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