Tutto comincia dalla contessa

Nel 1908 la contessa Luisa Doria dona quei terreni agli Ospedali Riuniti di Napoli. Una parte è condotta in fitto dalla famiglia Lamberti. Nel 1978, l’istituzione del Servizio sanitario nazionale e...

Nel 1908 la contessa Luisa Doria dona quei terreni agli Ospedali Riuniti di Napoli. Una parte è condotta in fitto dalla famiglia Lamberti. Nel 1978, l’istituzione del Servizio sanitario nazionale e nel 1980 la Legge Regionale 57: le unità sanitarie locali, prive di personalità giuridica, non possono intestarsi beni. Quei possedimenti passano al Comune, ma i funzionari dell’Usl 40 non fanno l’accertamento catastale. E nel 1987, con un rogito notarile, Biagio Lamberti rivendica, senza sentenza, quei beni per usucapione, e li dona alla giovane moglie Maria Teresa Cavallo. Nel 1988 il Comune, disattento, per realizzare i giardini di quartiere espropria una parte del suolo, già comunale, proprio alla Cavallo, che chiede l’indennità. L’Ente si costituisce in giudizio e rivendica quei beni: i passaggi di proprietà si troveranno tra le scartoffie dell’Archivio militare di Napoli. Nel 2001, i giudici dichiarano nullo il rogito e autorizzano il Comune a riprendersi i suoli; la Cavallo chiede il secondo grado. Nel 2007 la Corte d’Appello conferma la sentenza, ma rimanda il resto alla Sezione agraria. E lo fa pure la Cassazione nel 2013. Nel 2015 la Sezione agraria accetta il ricorso di Lullo.