LA RIPARTENZA

Tutti pazzi per la “bolletta”: «Ma il campionato è finito»

Dopo 9 mesi riaprono le sale slot: «Speriamo di non chiudere con la Serie A»

SALERNO - Scommesse, riapertura con Europeo e granata in A, ma i mesi di stop pesano: «Abituati all’online, ora è difficile riacquistare la clientela sul cartaceo ». Hanno rivisto ieri la luce, dopo quasi nove mesi di chiusura, le tante agenzie di scommesse d’Italia che, pure a Salerno, riprendono a lavorare a pieno regime, ma con non poche difficoltà. La routine da riconquistare, pulizie, sanificazioni, le disposizioni da far rispettare all’interno dei locali, non tutte le sale giochi e agenzie di scommesse sono riuscite a riaprire ieri, con la zona bianca, si prenderanno qualche altro giorno per il riassetto generale e ripartire da ciò che, al momento, “tira” di più dal punto di vista dei giocatori: le scommesse sulle partite di calcio. Grande attenzione è focalizzata, ovviamente, pure sulle slot, ieri con le prime aperture già dal mattino qualche appassionato ha fatto capolino nelle sale per tentare la fortuna.

Durante la giornata i primi ingressi per le classiche “bollette” legate all’attualità calcistica: Euro 2020 apre spiragli per gli appassionati del gioco e chi è abituato a condividere i pensieri e le giocate nelle agenzie di scommesse ha di nuovo ripreso a giocare in presenza, dopo quasi un anno di scommesse online. Per molti scommettitori salernitani le agenzie sono anche un punto di ritrovo, sostituiscono anche i “bar dello sport”, analisi su gare e pensieri pallonari da esporre, giovani e non solo, perlopiù clientela di quartiere in diversi punti della città. Per gli operatori del settore la riapertura in estate non è il massimo, nonostante la presenza della competizione europea, con le città che si svuotano ed i ritmi più vacanzieri statisticamente, secondo quanto riferito da molti, le presenze si assottigliano nei mesi estivi, per poi recuperare già a settembre.

«Aprire adesso, in estate, con l’Europeo già partito? Quasi una presa in giro». È il commento di Alberto Della Corte, titolare di un’agenzia di scommesse in via Mobilio, da dieci anni nel settore. Racconta le difficoltà vissute negli ultimi due anni, in particolare nel 2021, con la saracinesca che si è alzata soltanto ieri per la prima volta. «Nove mesi chiusi, che altro dire? Nel 2020 siamo stati aperti solo tre mesi, non è stato semplice neanche per i ragazzi che lavorano nella mia agenzia. Abbiamo fatto il possibile: ora la credibilità e professionalità guadagnate negli anni con la nostra clientela sicuramente ripagheranno, ma penso a chi ha aperto da poco: le difficoltà ci sono. Perché tra i settori più martoriati? Un pensiero ovviamente c’è, il fatto che il settore gioco sia quello che porta più entrate allo Stato fa pensare, se pensiamo che è la seconda entrata in termini di percentuali, probabilmente c’è l’interesse a prendere sempre qualcosa in più, aumentando il guadagno: io lo leggo così l’attacco al settore delle scommesse». Questa l’analisi di Della Corte, che coltiva un auspicio: «Spero che adesso non dovremmo fare i conti con una nuova chiusura a settembre, quando si entra nel vivo anche dei campionati e ovviamente il settore gioco torna a incrementare i suoi numeri. Aprire adesso, in un momento particolare e con l’Europeo di calcio già partiti, ci è sembrato come un contentino, una forzatura, penso sia il pensiero di tutti».

Preoccupazioni sui tempi e analisi sul momento anche da parte di Gerardo, gestore di un’altra agenzia di scommesse in via Lanzalone: «Ci auguriamo che con questa riapertura ci sia una buona risposta da parte della clientela, anche in virtù della promozione in Serie A della Salernitana, sicuramente potrà esserci maggior interesse nel gioco. Il momento attuale non è semplice, partite adesso non ce ne sono escluso l’Europeo che è già cominciato e terminerà a breve. Cerchiamo di recuperare quantomeno le spese con le slot, c’è bisogno di tempo anche per i clienti, molti si sono abituati in tutto questo periodo di chiusura al gioco online e non è semplice riprendere con il cartaceo, questa è una valutazione che bisogna fare, ci sarà bisogno di tempo». E quella che viene vista anche come una “comodità”, il gioco online, è una riflessione avanzata anche da tanti giocatori salernitani: «È molto più immediato, è vero, però sono due tipologie di gioco differenti. Quella online può essere anche improvvisata, non tutti i giocatori scommettono anche online e viceversa». L’attenzione cade, inevitabilmente, sul modo in cui la pandemia ha cambiato anche le abitudini nei locali delle agenzie di scommesse: c’è chi nell’entrare ha chiesto se bisognava dimostrare i certificati di vaccinazione, chi “armato” di sanificante ha recuperato le scaramanzie anche nelle postazioni, con penne portate da casa nello studio delle gare odierne da giocare.

Marco Rarità