Tutti i vinili di Giordano dal Teatro Gruppo a Bragg

«I dischi, introvabili, della storica formazione salernitana sono il mio vanto» Tra gli scaffali anche un’ottima discografia della canzone politica del Novecento

SALERNO. Come dei piccoli soli neri forati al centro, cerchi concentrici capaci di produrre melodie se percorsi da una puntina. Sono i dischi in vinile, una passione infinita per tanti collezionisti. E’ il caso di Antonio Giordano che ne possiede oltre duemila. Una raccolta tale da potervi allestire un piccolo museo, anche se l’interessato continua instancabilmente la sua ricerca, per aggiungere sempre ulteriori pezzi: «Oltre agli scambi ed agli acquisti nei punti vendita specializzati, amo cercare tra fiere e mercatini quel particolare titolo che ancora mi manca - spiega Giordano - La mia collezione abbraccia tanti artisti e generi diversi ma ci sono anche settori di vera specializzazione, come tutta la discografia degli Area e la collana completa di Mistero Buffo del premio Nobel Dario Fo».

Negli scaffali, stretti l’uno all’altro, secondo una catalogazione tutta personale, un numero incredibile di 78, 33 e 45 giri, che scandiscono un po’ la storia della musica internazionale: «Ascolto musica di tutti i generi, da De Gregori a Guccini, da Arlo a Woody Guthrie a Bob Dylan; dal pop al blues; dal country al rock. Non ho mai smesso di collezionare Lp, anche quando le nuove tecnologie hanno proposto supporti più agili e fedeli. Anzi, mi piace ancora ascoltare i dischi di vinile che colleziono, mi piace ammirarne le copertine, spesso delle vere opere d’arte».

Giordano, com’è noto, è un musicista egli stesso, il suo amore per la musica inizia già a quattordici anni, quando comincia a suonare la prima chitarra e a girare l’Italia con il “Canzoniere di Salerno”, gruppo di musica popolare di impegno socio-politico. Leader dei Daltrocanto, band specializzata nella musica etno-popolare, con già tre cd all’attivo, Antonio Giordano ha anche una sezione di vinili registrati dal Teatro Gruppo di Salerno, insieme ad una cospicua discografia della canzone politica della seconda metà del Novecento: «Quella del Teatro Gruppo salernitano, che si è esibito anche alla Piccola Scala di Milano - precisa - è una sezione che rappresenta un po’ il mio vanto. So che molti, oggi, vorrebbero possederne alcuni dischi, ormai introvabili sia in commercio che nel giro dei collezionisti. Quella formazione, negli anni Settanta, ebbe il merito di riunire menti creative diverse, che operarono da una parte un’accurata ricerca sul canto di tradizione orale in Campania e soprattutto nelle province di Salerno e Avellino, e dall’altra rielaborarono il materiale raccolto con una vera e propria discografia originale».

L’ultima appendice della collezione di Antonio Giordano è affiancata da un aneddoto, che è lui stesso a raccontare: «Il cantante e chitarrista inglese Billy Bragg, ospite del concerto del Primo Maggio organizzato a Salerno nel 2004 dalla nostra associazione Daltrocanto, avendo saputo della mia collezione ha voluto farmi dono di tutta la sua produzione discografica in vinile, debitamente autografata. E’ una delle sezioni di cui vado più fiero».

Paolo Romano

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