Tutte le scuole accorpate in cinque “comprensivi”

La modifica votata dai consigli d’istituto su proposta della consulta scolastica Sacrificata la storia degli istituti nell’ottica del criterio della contiguità territoriale

Accorpamenti e ridimensionamenti in base alla contiguità territoriale, sacrificando la storia delle scuole coinvolte. Questo, in linea di massima, il criterio utilizzato per rivoluzionare le istituzioni scolastiche a Nocera Inferiore. Da quattro circoli didattici e due scuole medie, dall’anno scolastico 2017018 si passerà a cinque istituti comprensivi.

Il primo accorperà la scuola media “Solimena” con la primaria e l’infanzia di via Cucci e l’infanzia di via Origlia. Il secondo istituto comprensivo metterà insieme la scuola media “De Lorenzo”, la primaria e l’infanzia di Capocasale e le scuole primarie di via Fava e di via Cabrera. Il terzo istituto comprenderà la sede centrale della scuola media “Genovesi”, le scuole primaria e dell’infanzia di Santa Chiara e Cicalesi. Il quarto istituto comprensivo, quello più piccolo per popolazione scolastica con appena 768 alunni in totale, vedrà insieme la scuola media “Alpi” di via Siciliano, i plessi dell’ormai ex quarto circolo didattico di via Iodice, via Vescovado, via De Concilis e via Sannazzaro. Più corposo di tutti, 1055 alunni in totale, il quinto istituto comprensivo che vedrà insieme gli spezzoni di tutte le altre istituzioni: la succursale di via Sant’Anna della “Genovesi”, la succursale della “Alpi” di via Cafiero, i plessi dell’ex secondo circolo di via Urbulana, e piazza Vico, la scuola primaria e dell’infanzia di via San Mauro e la scuola dell’infanzia di via Sant’Anna del terzo, la scuola dell’infanzia e primaria “San Francesco” del quarto circolo.

La modifica della rete scolastica è stata votata dai consigli di istituto, basandosi su una proposta votata a maggioranza il 6 luglio scorso, durante un incontro della Consulta scolastica. A votare a favore i dirigenti Lucia Federico del primo circolo, Lucia Silvestri del terzo, Giuseppe Pannullo in qualità di dirigente della “Solimena-De Lorenzo” e reggente del secondo circolo, la vicaria del quarto circolo, Antonietta Napoletano, e la funzionaria comunale Carmela Pacelli. Si astennero l’assessore Maria Laura Vigliar e la presidente e vicepresidente della consulta, Clotilde Franco e Patrizia Lamberti. Un netto no fu espresso dalla dirigente della “Genovesi -Alpi”, Maria Ventura. Posizione ribadita anche dal suo consiglio d’istituto. Si tratta dell’istituzione scolastica che ci rimette di più, essendo stata smembrata in quattro. In particolare, viene tagliato il cordone che da sempre legava la sede di via San Pietro a quella di via Sant’Anna, considerate baluardo di cultura e legalità nella periferia rurale cittadina. Le decisioni del centro hanno influito, dunque, sulla periferia. Non la pensa così l’assessore Vigliar: «C’è stata una convergenza sull’ipotesi sostenuta dalla maggior parte di dirigenti. Potevamo anche scendere a quattro comprensivi, avrebbero assicurato stabilità per venti anni e evitato qualche malumore, ma sarebbero stati di oltre mille alunni e su più plessi».

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