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Tutele area Sic, Legambiente critica il piano del sindaco

«I veri problemi della fascia costiera ebolitana non provengono sicuramente dal Sic, ma da incapacità amministrative e poca lungimiranza della politica che in questi anni non ha saputo disegnare un...

«I veri problemi della fascia costiera ebolitana non provengono sicuramente dal Sic, ma da incapacità amministrative e poca lungimiranza della politica che in questi anni non ha saputo disegnare un progetto che unisse la salvaguardia del capitale naturale, con uno sviluppo economico in chiave ecologica». Legambiente risponde così al sindaco Cariello che in una recente notastampa sulle cinque priorità della sua amministrazione, aveva sottolineato la necessità si rivedere i limiti imposti dalle norme legate ai Siti di interesse comunitario. È da anni - scrivono da Legambiente - che le amministrazioni comunali si nascondono dietro i vincoli del Sic per trovare alibi al fatto che non hanno messo mai in campo idee innovative e sperimentali, serie e fattibili, per lo sviluppo della fascia costiera».

« Ci dispiace molto e ci scoraggia - aggiungono - il fatto che un’amministrazione giovane e al governo da pochi mesi ,cominci esattamente con la metodologia di quelle passate. Si continua a guardare ai "Siti di Interesse Comunitario" come ad una grande sfortuna per un territorio, come un argine allo sviluppo, e non si considerano invece i vantaggi che esso potrebbe apportare per il rilancio di un'area come avvenuto in diverse zone di Italia, che non hanno guardato ai Sic come una "rogna" dalla quale liberarsi». E così per gli ambientalisti i punti programmatici di Cariello «ci sembrano dunque soltanto enunciati, pensati probabilmente per sollecitare la claque, per costruire lo sviluppo dei pochi giorni, che non riserva futuro a nessuno».