Turn over e bandi, così cambia la Pa 

Tutte le novità introdotte dal decreto Madia per reclutare il personale

SALERNO. Nei prossimi 5 anni andranno in pensione circa 450mila dipendenti della Pubblica amministrazione. Dunque si tornerà ad assumere, con lo sblocco del turn over, che sarà abolito a partire dal 2019. Fin d’ora, comunque - in virtù del decreto firmato dai ministri della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e dell’Economia, Pier Carlo Padoan - si autorizza ad assumere e a bandire concorsi in varie amministrazioni. Tra turn over, nuovi bandi, scorrimento di vecchie graduatorie e stabilizzazioni entreranno nella Pa, fin da quest’anno, oltre 1.890 “matricole”. Saranno rinforzati gli organici dell’Agenzia delle dogane e dei ministeri dell’Interno e della Giustizia. E vengono riconosciute risorse che potrebbero valere un altro abbondante pacchetto di posti.
Ma non è finita qui. Sono state emanate, infatti, anche le nuove linee guida per lo svolgimento dei concorsi pubblici. La direttiva detta parametri per garantire la selezione delle migliori professionalità. Ed evidenza la preferenza per il concorso unico come migliore pratica per il reclutamento di dirigenti e funzionari delle amministrazioni, così come una precisa definizione dei requisiti per le selezioni. È prevista una preselezione più incisiva, per avere un bilanciamento ottimale tra i titoli di carriera e altri titoli e la promozione di un portale del reclutamento, con l’obiettivo di monitorare i concorsi e le procedure di assunzione. Infine, per le prove d’esame è previsto che vengano valutate soprattutto le competenze e la capacità di risolvere problemi più che la conoscenza teorica. (g. d. s.)
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