Turn-over all’Asl, 259 in pensione nel 2015

La maggior parte sono infermieri e tecnici, ma non si sa ancora quanto personale sarà rimpiazzato

Sono 259 i lavoratori dell’Asl di Salerno e provincia andati in pensione nel 2015. Questo è il numero di dipendenti che l’Asl spera verrà reintegrato negli ospedali e nei distretti sanitari, per sostituire chi è andato via. Dopo l’annuncio dello sblocco del turnover del governatore Vincenzo De Luca, il dettaglio sul numero di lavoratori dei quali ha bisogno l’Asl lo ha fornito il capo del personale, Francesco Avitabile. «Rispetto al numero totale di dipendenti andati in pensione, 170 unità sono infermieri e tecnici di laboratorio, mentre gli 89 rimanenti sono dirigenti medici». E lo sblocco programmato dalla Regione prevede, infatti, assunzioni di personale medico e infermieristico che ha lasciato il servizio al 31 dicembre 2015. In tutta la regione dovranno essere distribuite 1.200 unità per coprire chi dal primo gennaio non è andato più al lavoro. L’Asl, quindi, è in attesa di conoscere il numero di lavoratori che spettano al territorio salernitano. «Bisogna capire se la Regione sarà autorizzata a soddisfare o meno l’intera copertura di cui abbiamo bisogno o se sarà stabilita un percentuale diversa», spiega il dirigente. In genere la Regione riceve delle precise indicazioni ministeriali ma si è anche mossa, almeno in passato, con un leggero margine di autonomia, assegnando le risorse in base ai bisogni delle singole aziende sanitarie. Ma è anche vero che negli anni il recupero del personale andato in pensione non è stato mai coperto pienamente. Non a caso l’Asl di Salerno nei mesi scorsi ha assunto già del personale, in seguito alla carenza di organico manifestatasi per dare seguito alle nuove disposizioni degli orari di lavoro (legge 161), che imponevano di limitare le prestazioni in regime di straordinario. Ma quelle assunzioni non ostacolano le procedure di assorbimento di nuovo personale collegate all’attuale sblocco del turnover. «Abbiamo stabilizzato alcuni lavoratori tramite un decreto della Presidenza del consiglio dei ministri, una procedura che non c’entra nulla con le assegnazioni delle 1.200 unità», conclude Avitabile.

Perciò a differenza dell’Azienda “Ruggi” che ha anticipato le assunzioni e potrebbe non beneficiare di nuovi arrivi, l’Asl è solo in attesa di capire se potrà assumere tutti i 259 lavoratori o se si dovrà accontentare di un numero inferiore. (m.c.)

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