Tunnel in Costiera «Un progetto folle»

VIETRI SUL MARE. Un tunnel per collegare Cava de’ Tirreni con Maiori? Una vera follia. È netto il giudizio del coordinatore regionale di Sel -Sinistra italiana, Tonino Scala, che, anticipando un’interrogazione parlamentare, boccia il progetto «vecchio di sessanta anni, quando il mondo andava in altra direzione, rispolverato e venduto come volano di sviluppo per la Costiera Amalfitana. Stiamo parlando di un tunnel che dovrebbe collegare Cava de’ Tirreni con Maiori: una follia, soprattutto se si considera che l’assessore al ramo di un comune della Costiera Amalfitana, di uno dei posti più belli al mondo, dice che a tal proposito addirittura “è possibile anche modificare il Piano urbanistico territoriale». Per Scala, infatti, è impensabile «realizzare un grande traforo in una delle montagne più friabili della zona e immaginare di portare in costiera milioni di auto in un’area che è straordinaria proprio per la sua peculiare conformazione. E poi, dove si metterebbero tutti questi turisti e dove si sistemerebbero tante auto? Follia, appunto».

Secondo l’esponente di Sel «per una necessaria logistica sostenibile bisognerebbe investire in innovativi trasporti, su ferro, su gomma e via mare e non pensare ad opere faraoniche simili a quello sconcertante progetto del “Ponte sullo Stretto” . La cosa che più irrita è il silenzio del governatore De Luca che, pur di non inimicarsi nessun amministratore in un periodo di campagna elettorale referendaria, non dice una sola parola su questa ennesima barbarie». Scala ricorda poi che il territorio interessato dal progetto «è tutelato dal Piano Urbanistico Territoriale e lo difenderemo insieme alle popolazioni con i denti annunciando fin d’ora una interrogazione parlamentare al Ministro dei Lavori Pubblici».

Intanto c’è chi getta acqua sul fuoco delle polemiche, come ha fatto di recente l’assessore con delega alle Opere pubbliche di Cava , Enrico Bastolla: «Tanto clamore e polemiche per un semplice protocollo d’intesa che rappresenta solo un’azione preliminare di quanto si vorrà realizzare. C’è per ora un progetto di fattibilità che ha previsto la congruità dell’opera poi avremo modo e tempo di riparlarne».

Antonio Di Giovanni

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