«Tumori, nuovi farmaci per aggredire cellule»

L’annuncio a Salerno a conclusione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana di Lucio Miele direttore dell’istituto di ricerca del Mississippi

«Stiamo sperimentando nuovi farmaci che aggrediscono le cellule staminali dei tumori che stanno dando ottimi risultati. Quando si studia un farmaco chemioterapico si guarda alle dimensioni del tumore. In questo caso, invece, noi non andiamo ad analizzare la risposta dimensionale del tumore, bensì l’aspettativa è quella di fare in modo che il tumore, con gli anni, non si riformi».

Lo ha detto Lucio Miele, director Cancer Institute, Ergon Professor of Medicine and Pharmacology University of Mississippi Medical Center nel corso del convegno “’Medicina traslazionale: ricerca e futurò che ha concluso ieri mattina, nella Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici di Salerno, ’Le Giornate della Scuola Medica Salernitana 2012’, promosse dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno.

Miele ha condotto la sua ricerca su 22 pazienti affette da tumore al seno ed è stato coadiuvato dallo staff composto da ricercatori e studiosi di tutto il mondo, tra cui Antonio Pannuti e Paola Rizzo, entrambi di Agropoli, nel salernitano. «Ora - aggiunge - inizierò una nuova ricerca con un nuovo farmaco per vedere quale sarà il farmaco migliore. Sono necessari, però, enormi investimento per poter portare avanti queste ricerche». Per il futuro in campo oncologico, Miele aggiunge: «Nei tumori che sono più comuni come quello al seno e alla prostrata dove si sa già moltissimo, c’è disponibilità di molti campioni che provengono da pazienti, in quelli più rari, invece, c’è bisogno di creare banche di tessuto internazionali perchè una singola istituzione non è in grado di raccogliere un numero di campioni sufficienti per poter studiare l’eterogeneità dei tumori. Questo sta già succedendo sia negli Stati Uniti che in Europa dove ci sono gruppi cooperativi che raccolgono gruppi più rari che permetteranno di arrivare allo stesso punto di ricerca degli altri tumori, ma con un tempo maggiore». Secondo Miele, inoltre, «chi è obeso rischia di più la comparsa di un tumore e questo soprattutto tra le donne in menopausa. Mi sto occupando di questo argomento anche perchè in America il problema dell’obesità è molto sentito e diffuso».

Si sono dunque concluse “Le Giornate della Scuola Medica Salernitana” , evento giunto alla XIII esima edizione e promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, in collaborazione con il Centro Studi Onlus Hippocratica Civitas, l’Università degli Studi di Salerno e la Nuova Scuola Medica Salernitana. «A Salerno, - spiega il presidente dell’Ordine dei Medici, Bruno Ravera - per tre giorni, abbiamo ospitato studiosi del calibro del Premio Nobel per la Medicina 2008, Luc Montagnier, di Walter J. Freeman, docente di Neuroscienze della Graduate School alla University of California di Berkeley, di Lucio Miele, Director Cancer Institute, Ergon Professor of Medicine and Pharmacology University of Mississippi Medical Center e di David Genticolcore, professore di Early Moderm History all’Università degli Studi di Leicester (Inghilterra). Lo stesso Premio Nobel Luc Montagnier e il professore Lucio Miele hanno presentato qui da noi alcuni studi che stanno portando avanti. Salerno, dunque, diventa punto di riferimento della ricerca internazionale». Nel corso della tre giorni, tanti gli appuntamenti che si sono succeduti. Oltre ai convegni, ai quali hanno preso parte studiosi internazionali, si è avuto il Giuramento dei neolaureati iscritti all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno e la cerimonia di Consegna dei Premi Internazionali «Scuola Medica Salernitana» a Walter J. Freeman (Premio alla Carriera), Lucio Miele (Premio per la Ricerca), Gennaro Nuzzo (Premio Medico dell’Anno), David Gentilcore (Premio per la Storia della Medicina), Piero Angela (Premio per il Giornalismo Scientifico), Carlo Riccio (Premio alla Carriera in Odontoiatria), Lorenzo Lo Muzio (Premio per la Ricerca in Odontoiatria).