RAPPORTO ISTAT

Tumori, in Campania si muore di più

Napoli e Caserta detengono il primato. A Salerno i valori migliori

NAPOLI - In Campania è ancora allarme salute, con nuovi dati negativi su decessi per tumore e speranza di vita alla nascita. In un quadro a tinte fosche, la provincia di Salerno presenta tuttavia valori migliori della media regionale, seppur peggiori rispetto a quella nazionale. La rilevazione arriva dal rapporto Istat sul benessere equo e sostenibile nelle province italiane. Il primo capitolo preoccupante non è, in realtà, una novità. Nel 2016 la speranza di vita alla nascita, tornata a crescere dopo la flessione del 2015, in Italia si attesta a 82,8 anni. La differenza di un anno tra nord e sud trova la sua forbice massima nei 3,4 anni tra le province di Caserta e la città metropolitana di Napoli (80,7 anni), da un parte, e la città metropolitana di Firenze (84,1), dall’altra. La Campania resta così la regione dove si vive meno a lungo: 81,1 anni. A Salerno, Avellino e Benevento si campa di più (82,0), con una media più vicina a quella italiana. La provincia salernitana (79,8 maschi; 84,3 femmine) cresce sensibilmente rispetto al 2015 (81,2), anno in cui si era registrata una brusca flessione rispetto all’anno precedente (81,9). Il dato è il più elevato dall’inizio della serie statistica, nel 2004, quando i salernitani vivevano in media 80,2 anni. Anche l’altra allerta non può dirsi sconosciuta, ed è correlata alla speranza di vita. La Campania (dati del 2014 nella fascia 20-64 anni) è la regione italiana con il maggior tasso di mortalità per tumori ogni 10.000 abitanti: 10,7. Subito dopo viene la Sardegna (10,2). I picchi si raggiungono nelle province di Napoli (11,4 decessi per 10.000 abitanti) e Caserta (11,0). L’area, in parte, coincide con il perimetro della Terra dei fuochi. Le cifre delineano una vera emergenza, se confrontati con la media nazionale (9,0 per 10.000). Non è messa bene neanche Benevento (10,6), mentre meglio vanno Salerno e Avellino (9,3). C’è da ricordare però che tra il 2010 e il 2014 la mortalità per tumori, in Campania, scende dall’11,9 al 10,7. Salerno nel 2004 aveva un tasso del 10,6: mantiene stabile il dato rispetto al 2015, ma peggiora dal 2014 (8,7); l’incidenza nella popolazione è superiore tra i maschi (10,3), mentre per le donne è all’8,4.

Gianmaria Roberti