«Tumori ben oltre la media Colpa anche dei vecchi tubi» 

Interrogazione del senatore M5S Castiello: «Fibre di eternit negli impianti Allarme nel Cilento con una percentuale di casi superiore a quella nazionale»

VALLO DELLA LUCANIA. Casi di tumore oltre la media nazionale nel Cilento. Il neo senatore del Movimento 5 Stelle, Francesco Castiello, presenta un’interrogazione parlamentare ai ministri della salute e dell’ambiente, rispettivamente Giulia Grillo e Sergio Costa. «I dati fornitici dalla Cooperativa dei medici di base “Parmenide” di Vallo della Lucania, parlano chiaro – commenta il senatore Castiello – nel Cilento, patria della dieta mediterranea, zona incontaminata, lontana dai grandi complessi industriali, con un inquinamento atmosferico a livelli bassi grazie alla quasi assenza del traffico automobilistico, in gran parte rientrante nel territorio tutelato di uno dei parchi nazionali più estesi d’Italia, un numero preoccupante di persone continua ad ammalarsi e a morire per malattie oncologiche”. “La media nazionale del Cilento, oltre a non essere fra le più basse a livello nazionale, in alcuni casi supera addirittura la percentuale nazionale, come nel caso dei comuni di Vallo della Lucania e Sapri – continua Castiello – sorprende poi che nel nostro territorio la percentuale di tumori sia doppia rispetto a una città quale Battipaglia, dove oltre al traffico stradale che incide sull’inquinamento atmosferico, vi è un livello alto di industrializzazione».
Nello specifico – sempre in base ai dati forniti dalla cooperativa dei medici di base – la percentuale di ammalati di cancro nel Cilento sarebbe del 5 per cento, in alcuni casi anche del 6 per cento, dunque superiore rispetto alla media nazionale, con 7 persone su 1000 che ogni anno si ammalano di cancro. «Sono dati che devono farci riflettere e che gli organi competenti dovranno valutare – continua Castiello – bisogna individuarne le cause e prendere dei provvedimenti legislativi immediati».
E sulle possibili cause di questi dati scoraggianti lo stesso Castiello azzarda delle ipotesi: «Ho chiesto a un luminare della medicina, Giulio Tarro, se l’incidenza delle malattie oncologiche potesse essere legata all’utilizzo di acqua di rubinetto che fluisce in tubature di vecchia data fatte in cemento-amianto – afferma il senatore – la risposta è stata affermativa». Di fatto, tesi avvalorate e recenti di scienziati canadesi e statunitensi parlano di un processo noto come “solubilizzazione delle fibre dell’amianto”, che quindi verrebbero ingerite attraverso l’acqua corrente. «Bisogna sostituire queste tubature obsolete e nocive per la salute dei cittadini – chiosa Castiello – come Banca del Cilento, in collaborazione con la filiale di Buonabitacolo, avevamo concesso al Consac un prestito di 4 milioni di euro per la sostituzione delle vecchie tubature in amianto. I lavori sono iniziati ma non sono mai stati conclusi».
Castiello ha anche fissato un incontro con il procuratore della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo: «Il mio impegno è sempre lo stesso: la tutela del nostro territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini», ha concluso il senatore.
Emerenziana Sinagra
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