Tubo rotto, il centro senz’acqua

I danni provocati dai lavori di scavo tra via Olevano e via Generale Gonzaga

Il centro di Battipaglia è rimasto senza acqua per quasi l’intera giornata di ieri. Nel corso dei lavori che da qualche mese sta portando avanti il Consorzio destra Sele per l’interramento di alcune tubature, infatti, gli operai poco dopo le 11,30 hanno inavvertitamente colpito una tubatura dell’acqua all’incrocio tra via Olevano e via Generale Gonzaga, provocando la rottura della condotta e la fuoriuscita d’acqua in stile geyser.

Il Consorzio destra Sele ha immediatamente avvertito il comune di Battipaglia e l’Asis, che ha interrotto la fornitura idrica in gran parte del centro abitato. Immediata è stata la corsa della cittadinanza alle fontane pubbliche in funzione per riempire bottiglie, taniche e vasche. A causa della presenza di un cavo dell’alta tensione, inoltre, l’intervento di riparazione è stato eseguito solamente nel pomeriggio, dopo la disalimentazione di quest’ultimo da parte dei tecnici dell’Enel subito allertati.

Alla base del guasto c’è un problema atavico della città di Battipaglia, che non possiede una mappatura dei sottoservizi. Per tale ragione, gli operai a lavoro per il Consorzio destra Sele non potevano essere a conoscenza della presenza di una tubatura dell’Asis proprio nella zona dove erano in corso gli scavi.

Fondamentale è stato nella gestione dell’emergenza, il lavoro del nucleo comunale di Protezione civile, coordinato da Michele Mattia. Il gruppo ha infatti garantito per l’intera giornata assistenza alla popolazione, principalmente agli anziani e alle fasce deboli, trasportando acqua potabile e non potabile. Nel pomeriggio, quando è stata interrotta l’energia elettrica in parte del centro, la Protezione civile è poi intervenuta con dei gruppi elettrogeni soprattutto per garantire assistenza alle persone che utilizzano apparecchi elettromedicali a casa.

Nella stessa giornata di ieri, il nucleo di Protezione civile ha dovuto anche intervenire, insieme ai vigili del fuoco della stazione di Eboli, per spegnere tre incendi sulla collina del Castelluccio.(f. p.)

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