Truffe ai danni di anziani In manette un napoletano 

L’uomo carpiva al telefono la buona fede dei nonni chiedendo soldi per conto dei nipoti Poi scappava con la compagna che ha ricevuto dalle forze dell’ordine l’obbligo di dimora

GIFFONI VALLE PIANA. Truffa del finto nipote ai danni di anziani, nuova ordinanza per i trasfertisti napoletani. I carabinieri hanno arrestato, a Napoli Michele Dionisio, 47 anni, del rione Forcella. I militari della stazione di Giffoni Valle Piana hanno notificato anche l’obbligo di dimora alla convivente Anna Bove, sua coetanea. I due sono ritenuti responsabili di concorso in truffa aggravata. Lo scorso mese di maggio tentarono una serie di truffe nei Picentini. Per una tentata truffa furono arrestati in flagranza di reato.
Dionisio e la compagna, il 3 maggio, contattarono al telefono una donna di 78 anni del luogo. Alla donna fecero credere che dall’altra parte della cornetta ci fosse il nipote che le chiedeva di ritirare per suo conto del materiale informatico. Lo avrebbe portato poco più tardi un corriere alla sua abitazione. Al domicilio della vittima si presentò invece Dionisio, arrivato in paese a bordo dell’Alfa Romeo 156 Station Wagon guidata dalla compagna. Dietro la consegna di due finti pacchi che avrebbero dovuto contenere libri, si fecero dare seimila euro in contanti in due soluzioni da 2.500 e 3.500 euro.
Nel corso delle indagini i carabinieri sono riusciti, grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza, a scoprire che la coppia quello stesso giorno aveva tentato altri colpi. Sempre con le stesse modalità, avevano quasi convinto una settantanovenne del luogo che però, intuito in tempo il raggiro, interruppe la comunicazione telefonica impendendo la consumazione della truffa. Decisivi si sono rivelati anche i tabulati telefonici del cellulari in uso ai truffatori del rione Forcella.
Qualche settimana dopo, il 19 maggio, l’Alfa fu rivista in città. Quel giorno Dionisio e la compagna furono arrestati dai carabinieri, agli ordini del maggiore Erich Fasolino. Quella volta la coppia stava tentando la truffa a un’anziana quando vennero allertati dalla figlia che segnalò il tentativo in corso ai carabinieri. La strategia dei truffatori era sempre la stessa. Al telefono si fingevano il nipote della vittima che annunciava l’imminente consegna di un computer. La vecchina doveva pagare il corrispettivo di 2000 euro.
Massimiliano Lanzotto
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