Truffa sulla cassintegrazione Magliano e Loffredo dal gip

Si sono conclusi ieri mattina gli interrogatori di garanzia per gli indagati nel procedimento sulle false casse integrazioni. Dopo i quattro arrestati e il primo gruppo di imprenditori e consulenti, a sfilare davanti al gip Sergio De Luca è stato ieri l’ultimo gruppo di professionisti e titolari d’azienda che il giudice ha interdetto per due mesi dall’esercizio dell’attività. Solo in due hanno deciso di rispondere alle domande, cercando di difendersi: Gerardo Magliano di Campagna, amministratore della società Autovip, e Teodoro Loffredo di Battipaglia, amministratore di fatto della cooperativa Ludos ,specializzata nella gestione di asili comunali. Loffredo, funzionario comunale, non è nuovo alle aule di giustizia. Attualmente è sotto processo, insieme alla moglie, per presunti maltrattamenti di bambini nella scuola materna “Gnomi e folletti” di Battipaglia, di cui aveva la gestione. Ieri ha provato a difendersi dall’accusa di avere truffato lo Stato affermando che lo stato di crisi della sua cooperativa, in base al quale ha ottenuto il versamento degli ammortizzatori sociali, non era fittizio ma reale. Tesi sostenuta anche da Magliano e contestata invece dagli inquirenti, secondo i quali i documenti contabili erano falsificati, i dipendenti continuavano a lavorare senza un’ora di cig e i soldi finivano in realtà nelle tasche degli imprenditori, che ne avrebbero stornato parte a sindacalisti e consulenti del lavoro che li avevano aiutati nel raggiro. Con questa accusa sono finiti agli arresti domiciliari il segretario provinciale della Fisascat Cisl, Mariano Santarsiere di Sala Consilina; il delegato provinciale Fisascat, Remo Criscuolo di Eboli; l’imprenditore Giuseppe Iannece di Campagna; e il consulente del lavoro Claudio Pagano, già assessore comunale a Sarno. (c.d.m.)

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