Il tribunale di Vallo della Lucania dove si è tenuto l'interrogatorio di La Porta

L'INCHIESTA

Truffa sui corsi, La Porta si difende: «Io estraneo agli affari di Malandrino»

Il consigliere comunale di Agropoli risponde per due ore al gip Marotta

AGROPOLI - Due ore davanti al gip Sergio Marotta di Vallo della Lucania. Tanto è durante l’interrogatorio di garanzia del consigliere comunale di minoranza Massimo La Porta. L’indagato difeso dall’avvocato Federico Conte, non si è sottratto alle domande dei giudici. Soprattutto si è smarcato dagli affari – illeciti secondo la Procura di Vallo – di Concordio Malandrino, patron del ristorante Umami, ritenuto il dominus dell’organizzazione dedita al confezionamento di falsi corsi di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie innovative e digitalizzazione previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.

Attività che ha permesso – secondo i finanzieri della compagnia di Agropoli – di mettere su un maxi raggiro allo Stato di ben 57 milioni di euro in crediti di imposta. Due ore intense durante le quali La Porta – trapela dall’interrogatorio – avrebbe fornito ai giudici dettagli, specifiche ed elementi utili a dimostrare la sua estraneità ai fatti. Circostanze che ora sono all’esame dei gip vallese che dovrà valutare anche la richiesta di revoca o di una misura meno affittiva per il suo cliente. (re. pro.)

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