Truffa delle vendite on line Chiuso il sito di Techmania

Sequestri e perquisizioni della Finanza: nel mirino l’azienda di Andrea Milite Prodotti informatici pagati e mai consegnati. La scure dell’Authority sulla società

Crolla sotto il peso di centinaia di segnalazioni il colosso battipagliese di prodotti informatici e di telefonia Techmania. E sotto il maglio dell’inchiesta giudiziaria che ha travolto l’Amministratore della società, Andrea Milite. Ieri i finanzieri del Gruppo di Eboli - Nucleo Operativo Battipaglia, coordinati dalla Procura, hanno sottoposto a sequestro preventivo il sito aziendale www.techmania.it ed effettuato una serie perquisizioni presso abitazioni ed aziende. «Le indagini - si legge in una nota della Procura - hanno portato alla luce affari poco chiari, acquisti che sparivano nel nulla, finte vendite di fotocamere, smartphone e prodotti hi-tech in genere. Una mega truffa on-line in piena regola», insomma. Attraverso un clichè ben definito: «vengono posti in vendita su siti di compravendite on-line cellulari, smartphone, macchine fotografiche di ultima generazione a prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli di mercato, ma non ribassati al punto tale da destare sospetti negli ignari acquirenti». Stabilito il contatto con i clienti ed incassato il pagamento, mediante accredito su conto corrente, l'imprenditore battipagliese, proprietario della Techmania, «avrebbe rassicurato i clienti circa la consegna dei prodotti, in realtà mai corrisposti agli acquirenti, anche fornendo loro falsi codici identificativi della spedizione. In alcuni casi, a fronte di richieste di risoluzione dei contratti, avrebbe addirittura simulato rimborsi, al chiaro scopo di ritardare la scoperta del raggiro in atto».

Le indagini hanno preso avvio a seguito di denunce presentate sia presso la Procura della Repubblica di Salerno sia presso il Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli - 2° Nucleo operativo Battipaglia. A queste si affiancano i provvedimenti già adottati dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha imposto lo stop alle vendite on line. Secondo l’Agcom, Techmania avrebbe messo in atto pratiche commerciali “ingannevoli e aggressive”. A seguito di numerose segnalazioni (180 a partire dal giugno scorso) da parte di clienti che lamentavano mancate consegne e difficoltà di rimborso, l’Antitrust aveva deciso di intervenire. Sulla base delle informazioni acquisite, anche nel corso di un accertamento presso le sedi dell’azienda, il 22 settembre, l’Autorità ha disposto la sospensione della vendita diretta di prodotti non disponibili attraverso il sito.

Dalle ispezioni sono risultate «percentuali molto basse di prodotti consegnati rispetto agli ordini ricevuti, numerosi ordini annullati e molteplici criticità nel rimborso delle somme versate».

Come risultano numerosi casi di annullamento degli ordini da parte di consumatori che, dopo aver acquistato il prodotto a prezzi competitivi, non li hanno ricevuti. In moltissimi casi i malcapitati non sono riusciti ad ottenere neppure il rimborso. L'Autority ha evidenziato che Techmania non ha dato seguito ad un’estenuante serie di solleciti e richieste, prima di adempimento e poi di rimborso. Resi noti anche dei numeri che chiariscono il modus operandi di Techmania. Nel mese di giugno, sono stati effettuati un numero di annullamenti (739) superiore a quello degli ordini ricevuti (628). Medesimo il trend nei mesi di luglio (587 ordini e 665 annullamenti), di agosto (658 ordini e 325 annullamenti considerando anche la chiusura estiva) e di settembre (fino al giorno 18 si sono registrati 395 ordini e 238 annullamenti). Dai dati acquisiti in ispezione, risulta che dal primo giugno alla data dell’ispezione (22 settembre) Techmania ha effettuato soltanto 288 consegne, di cui appena 46 relative agli ordini ricevuti dopo la medesima data (pari a 2.268). «È evidente - si legge nel dispositivo - che percentuali così alte di ordini annullati appaiono significative di un fortissimo deficit organizzativo e gestionale, ben superiore a qualsiasi fisiologica e contingente difficoltà di approvvigionamento, incompatibile con l’offerta ai consumatori di beni di consumo e con le iniziative promozionali che l'azienda svolge per accreditarsi presso i consumatori». La società è tenuta ora a comunicare l'esecuzione del provvedimento di sospensione attraverso una dettagliata relazione. Il procedimento dovrà concludersi entro il 13 febbraio 2016.

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