Truffa della Rca a Sala Consilina

Documenti falsificati per far risultare gli assicurati domiciliati in Basilicata

SALA CONSILINA. Gli agenti della tenenza della Guardia di finanza di Sala Consilina, agli ordini del tenente Giuseppe Mosca, hanno scoperto una truffa sulle assicurazioni auto sull’asse Vallo di Diano e provincia di Napoli. Al momento risultano coinvolte una donna di Sala Consilina, E. S., 33 anni, considerata dagli inquirenti la mente della frode, e altre 57 persone. Si tratta per la maggior parte di automobilisti residenti in provincia di Napoli, ma fra essi figurano anche diversi stranieri di origine cinese, indiana e romena così come accertato nel corso delle indagini che sono state coordinate dal magistrato Carlo Rinaldi, sostituto procuratore presso il tribunale di Lagonegro.

La truffa consisteva nell’accendere nuove polizze auto a favore di automobilisti consenzienti ai quali venivano applicate le tariffe della Basilicata anziché quelle della Campania, e ciò attraverso la contraffazione di documenti (carte d’identità ed attestati di rischio falsi). In tal modo si otteneva un consistente risparmio sul premio assicurativo il cui importo, in alcuni casi, risultava essere tre volte minore rispetto alle tariffe vigenti in Campania. In Basilicata, infatti, i premi assicurativi sono molto bassi per la scarsa percentuale di sinistri che vi si registrano.

In base a quanto emerso dalle indagini portate avanti dal tenente Mosca e dai suoi uomini con il coordinamento del dottor Rinaldi, la truffa ai danni dell’agenzia di assicurazione presso la quale la trentatreenne di Sala Consilina lavorava come subagente, ammonterebbe a circa centomila euro. La cifra però sembra destinata a crescere. La mente della truffa era la donna, del tutto estranea invece l’agenzia che una volta scoperto il raggiro ha provveduto immediatamente a denunciarlo alla competente autorità giudiziaria. La donna, con l’aiuto di alcuni suoi complici residenti nel Napoletano, intercettava gli automobilisti ai quali veniva proposto di risparmiare, appunto, sulla polizza assicurativa.

Le indagini intanto continuano e non si esclude che nella vicenda possano essere coinvolte anche altre persone che, pur di poter ottenere un notevole risparmio sul costo della polizza assicurativa, hanno accettato la proposta dell’assicuratrice di Sala Consilina che con la falsificazione dei documenti riusciva a far risultare i titolari della polizza residenti in Basilicata.

Erminio Cioffi

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