il ricorso

Truffa dei telefonini al Tar La Procura va in Cassazione

Sarà la Cassazione a decidere se per la truffa dei telefoni cellulari al Tar debbano essere contestati agli imputati anche i reati di peculato e associazione a delinquere. Il pubblico ministero...

Sarà la Cassazione a decidere se per la truffa dei telefoni cellulari al Tar debbano essere contestati agli imputati anche i reati di peculato e associazione a delinquere. Il pubblico ministero Vittorio Santoro ha presentato ricorso contro il provvedimento del giudice dell’udienza preliminare Piero Indinnimeo, che nel disporre il rinvio a giudizio per truffa allo Stato ha però escluso gli altri reati.

Il ricorso sarà discusso oggi a Roma. A rischiare nuovi capi d’imputazione sono l’ex segretario generale del Tar, Felice Della Monica, la funzionaria Teresa Bonasi e i promoter Carlo Avallone e Vincenzo Adinolfi (che secondo gli inquirenti avrebbero organizzato il raggiro per incassare le provvigioni). L’inchiesta è quella degli 889 telefoni cellulari e delle oltre 1.200 sim intestate al Tribunale amministrativo, a fronte di soli trenta dipendenti. Una parte di quelle schede sarebbe rimasta inutilizzata, ma passaggi di gestore e penali hanno fatto giungere al Tar una bolletta da 500mila euro, che ha svelato lo scandalo.

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