Truffa all’Asl, medico e infermieri nei guai 

Tra i coinvolti anche un ex assessore di Pontecagnano: contestati compensi per oltre 300mila euro percepiti con raggiri

Sono finiti nei guai con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, e nello specifico nei confronti dell’Asl di Salerno, un medico e due infermieri in servizio all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Sono stati, infatti, raggiunti dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato dalla Procura di Nocera Inferiore. In particolare, i tre (uno dei quali impegnato nella giunta di Pontecagnano nel periodo contestato), chiamati a rispondere di guadagni illeciti percepiti con raggiri, sono al centro di una dettagliata informativa redatta dai carabinieri del Nas di Salerno e dal nucleo mobile della compagnia Guardia di Finanza di Nocera Inferiore, con accertamenti confluiti nel fascicolo coordinato dal pm Viviana Vessa.
Il medico radiologo Vincenzo Coppola, di Salerno, attualmente residente a Milano, in servizio presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, avrebbe svolto attività professionali a Sapri, Eboli, Oliveto Citra e cava Castiglione, in modo illegittimo, dopo lo scioglimento delle Asl Salerno 1, 2 e 3: in questo modo avrebbe messo insieme indebitamente un vantaggio patrimoniale di oltre 273mila euro, ingannando l’amministrazione ospedaliera riguardo la durata dell’attività lavorativa, in un periodo compreso da gennaio 2012 a settembre 2014, data di erogazione dei compensi percepiti.
Analoga situazione riguarda il collaboratore professionale Giampaolo Campione, in servizio nel ruolo di infermiere sanitario a Nocera Inferiore presso l’ospedale Umberto I nel reparto di emodinamica: quest’ultimo era impegnato in concomitanza nel ruolo di assessore al comune di Pontecagnano in contrasto con l’orario di servizio, procurandosi secondo le accuse un vantaggio patrimoniale superiore a 35mila euro, indebitamente percepito a danno dell’Asl. In particolare, agli atti risultano false autocertificazioni e certificazioni di attestazione di presenza rilasciate dal Comune di Pontecagnano, dove svolgeva il ruolo di assessore nel periodo contestato, compreso da settembre 2009 a setttembre 2013. Per lui è scattata l’accusa di truffa con l’aggravante di abuso di prestazione d’opera.
Il terzo indagato è Antonio Enzo Curcuruto, anche lui infermiere all’ospedale di Nocera Inferiore Umberto I, firmatario di autocertificazioni firmate e vistate autonomamente senza alcuna firma del primario di reparto, con oltre 18mila euro di lavoro straordinario percepito indebitamente, in un periodo compreso tra luglio 2003 e dicembre 2013, data di erogazione dei compensi percepiti. Per i tre formulata l’accusa di truffa, con falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale contestato al solo Campione.
Alfonso T. Guerritore
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