Trovata un’abitazione per la famiglia De Luca

In via di soluzione il problema della coppia che dorme in un’auto con il figlio L’assessore Barretta: «Avranno la casa in una zona rurale del capoluogo»

CAPACCIO. La famiglia De Luca trova casa. Ad interessarsi del caso è stata l’assessore alle politiche sociali di Capaccio Paestum, Rossana Barretta. Alessio De Luca, 57 anni, dallo scorso novembre non ha più una casa dove vivere insieme con la moglie Giuseppina e il figlio Elia, di 18 anni. Tutti i componenti del nucleo familiare sono affetti da problemi di salute, che non gli consentono di lavorare e sono assegnatari di un sussidio di invalidità. Originari di Napoli, hanno vissuto per quindici anni ad Agropoli, dal 2009 risiedono a Capaccio. Ma da novembre dormono in un’auto.

«Ho accompagnato personalmente questa famiglia nelle varie agenzie immobiliari del comune – spiega l’assessore Barretta – Alla fine abbiamo trovato delle soluzioni a Capaccio capoluogo. Qui infatti, il proprietario di alcune abitazioni si è reso disponibile ad affittarne alla famiglia De Luca, che preferisce vivere in una zona rurale per una maggiore tranquillità anche a causa delle patologie di cui soffrono».

Alessio De Luca ha problemi di diabete ed è insulino-dipendente, e di epatite cronica, la moglie Giuseppina soffre di epilessia e altre patologie, il figlio accusa un ritardo mentale medio grave con epilessia.

«Credo che siano rimasti soddisfatti della sistemazione – conclude Rossana Barretta – Il proprietario degli immobili si è reso disponibile anche per trovare una casa in un altro comune limitrofo. Hanno necessità di vivere in un’abitazione adeguata alle loro esigenze, le patologie di cui soffrono sono importanti».

De Luca ha anche un altro figlio che vive a Napoli. La loro, sin dall’inizio, è stata una vita caratterizzata da numerose difficoltà sia per i problemi di salute che per le spiacevoli situazioni di cui sono stati vittima. La famiglia in questi mesi ha cercato di sopravvivere chiedendo anche aiuto a familiari e amici, soprattutto per essere ospitati la notte ed evitare di dormire nell’auto, una Fiat Cinquecento. Ora i tre erano arrivati al punto di non riuscire più a vivere in strada e a sperare nell’ospitalità saltuaria di parenti. A quanto pare, il problema di trovare un’abitazione scaturiva dalle loro condizioni di salute più che dalla situazione economica, non particolarmente disagiata.

«Siamo stati sistematicamente discriminati in quanto invalidi. Quando infatti alcuni proprietari di appartamento si rendevano conto dei nostri problemi di salute – racconta Alessio De Luca – trovavano mille scuse per dirci che, improvvisamente, lacasa non era più disponibile». La speranza è che ora abbiano trovato una sistemazione stabile dove vivere dignitosamente.

Angela Sabetta

©RIPRODUZIONE RISERVATA