IL CASO

Trovano il nome su "la Città"e "recuperano" il conto dormiente

Pochi però gli intestatari dei conti che sono stati rintracciati, e così il governo ha "requisito" circa due milioni di euro

I loro due nomi figuravano nell’elenco dei "conti dormienti" pubblicati su "la Città", così la mattina del 15 dicembre, ultimo giorno utile, si sono presentati in banca. «Avevano letto il giornale e così, sbrigate le formalità, abbiamo proceduto a rimborsare le cifre, in totale circa 800 euro», spiegano alla Bcc di Fisciano.
Due o tre posizioni sono state "risvegliate" anche alla Bcc di Montecorvino Rovella, per poco più di duemila euro, e qualcuno aveva letto il nominativo sul giornale. Qualche altro, in particolare eredi di persone decedute, che non sapevano nulla del libretto di deposito in banca, si stanno attivando per far valere i propri diritti.
Una persona ha risvegliato il proprio conto dormiente dopo la pubblicazione su "la Città" del suo nominativo anche alla Bcc di Battipaglia. Nello stesso istituto, per altri conti, si sono verificati anche casi di omonimia. Nell’elenco pubblicato sul giornale, infatti, accanto ad alcuni nominativi c’era il luogo di nascita ma non la data. Questo particolare ha ingenerato curiosità ed aspettative in 4 o 5 persone che, però, dai riscontri anagrafici fatti in banca non corrispondevano ai diretti interessati.
In tutta lr provincia erano 1160 i conti dormienti e c'era tempo fino a lunedì scorso per rivendicarli. Ma oltre mille titolari di conti non sono stati rintracciati, e lo Stato ha requisito una somma di circa due milioni di euro.
Anche alla Bcc di Capaccio si è presentato qualcuno per risvegliare il proprio conto, purtroppo, però, a tempo scaduto.