«Troppe tensioni, la piazza imploderà» 

Stranieri ubriachi, immigrate contese, anziani in cerca di prostitute, giovani vandali italiani e neanche l’ombra di un vigile

C’è di tutto a piazza San Francesco, dai bivacchi agli ubriachi, dalla prostituzione ai vandali. E qui di vigilanza ce n’è pochissima. Questa la situazione di una delle piazze più note e centrali della città, tornata agli onori della cronaca dopo la rissa di venerdì scosso. E a dar fastidio non sono solo alcuni stranieri ma anche tanti giovani italiani incivili e qualche anziano troppo arzillo.
La voce unanime dei residenti e di alcuni esercenti della zona è che di giorno la situazione è calma, di pomeriggio e di sera frequentare la piazza è difficile. I giardini sono divisi a metà: quelli nella parte che danno lungo l’asse via del Carmine – via dei Principati sono ad appannaggio perlopiù di anziani e mamme italiani, quella verso Carlo Alberto Alemagna di georgiani, russi, rumeni e marocchini. Lungo il muro perimetrale del Tasso, poi, decine di giovani italiani sostano su scooter e moto, utilizzando i viali dei giardini come un circuito motociclistico.
«Di giorno non abbiamo problemi – afferma Anna Diodato, frequentatrice dei giardinetti –, di pomeriggio e di sera non scendiamo proprio». Un’anziana che le è seduta affianco su una panchina aggiunge: «Di pomeriggio e di sera gli ubriachi sono molti e finisce spesso a liti e a bottigliate». Lo studente Luigi Senia, poco più in là dichiara: «È da tempo così. Spesso alcuni stranieri sono ubriachi e può accadere di tutto». E Teresa Pinto specifica: «Ci preoccupano più i furti in appartamento che sono aumentati in zona. Di ubriachi ce ne sono di più a piazza Malta». E Bruno Salsano, uno dei baristi della zona: «C’è qualcuno tra gli stranieri che dà fastidio quando beve alcolici, altri no. Qualche problema nasce anche per un paio di ragazze contese». Saverio Orilia, seduto su uno dei muretti, sottolinea: «Sono una decina di stranieri a dare fastidio, non tutti». Un anziano che gli è seduto vicino interviene: «Bisognerebbe spostare la mensa dei poveri perché gli stranieri vengono qui nel pomeriggio con bustecon alimenti e bivaccano sulle panchine lasciando un porcile e finendo poi a botte perché ubriachi. Cercano soldi e sigarette. Ci sono i bagni pubblici poco distanti ma molti uomini e donne fanno i loro bisogni davanti a tutti, dietro le piante, mentre parlano con gli amici». Lo stesso anziano ammette pure: «Nel pomeriggio è pieno di giovani italiani che sfrecciano nei viali dei giardini. Vigili urbani? Nemmeno uno».
E sono proprio i ragazzi italiani che vandalizzano cartelli stradali e muretti, specie nelle ore notturne e all’alba, quando di stranieri non c’è ombra. C’è pure un giro di prostituzione. Circolano alcune ragazze dell’Est che si offrono ai tanti anziani che credono di ritornare ragazzi con conquiste femminili poi pagate con 20-30 euro. «Bisogna togliere il Viagra di mezzo – commenta ironico l’imprenditore Mario Rinaldi -.Una volta le persone anziane, specie gli uomini, erano simbolo di serietà, oggi si scoprono tutti playboy e alimentano un giro di prostituzione nella piazza».
E gli stranieri cosa dicono? Su un lato della piazza, alle 10 del mattino su una panchina siedono un marocchino totalmente ubriaco che minaccia di chiamare i carabinieri se scattiamo foto e due uomini dell’Est che nervosi vanno via. Sul lato verso via Pellecchia, ci sono alcuni georgiani e russi con i loro figli piccoli che giocano. Diffidenti (chiedono di esibire la tessera di giornalista a chi fa domande) poi si lasciano andare. «Ringraziamo Salerno – dice uno dei genitori - che ci dà questo spazio per passare alcune ore. Noi lavoriamo e non vogliamo dare problemi. Non abbiamo punti di ritrovo ma ringraziamo Salerno per quello che ci offre». E poco più la, un russo ricorda: «Il problema qui sono gli immigrati soli, senza famiglia, che dopo il lavoro si ubriacano. Danno fastidio prima a noi e poi a voi che ci mettete tutti insieme . Occorrerebbe maggiore vigilanza». La vigilanza rimane uno dei problemi maggiori in città: a piazza San Francesco basta poco per riportare la calma, nell’interesse di italiani e stranieri.
Salvatore De Napoli
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