Trogu: «Pescare novellame è come ammazzare i cuccioli»

SALERNO. Tonni e pesce spada sotto misura, triglie di piccole dimensioni, agostinelle e moscardini. Molluschi e pesci la cui pesca è vietata ogni giorno sono “braccati” da decine di pescatori senza...

SALERNO. Tonni e pesce spada sotto misura, triglie di piccole dimensioni, agostinelle e moscardini. Molluschi e pesci la cui pesca è vietata ogni giorno sono “braccati” da decine di pescatori senza scrupolo lungo l’intero litorale della provincia di Salerno. Un vero e proprio scempio per le risorse ittiche del mare salernitano che, gli uomini e le donne delle Capitaneria di Porto, contrastano ogni giorno da Positano a Sapri. Un’impresa ardua per i guardiacoste che proprio in questi giorni hanno portato a termine numerosi sequestri di novellame in costiera amalfitana e nel golfo di Policastro. «Tolleranza zero contro i pescatori di frodo – assicura il capitano di vascello Maurizio Trogu, neo comandante del Compartimento Marittimo di Salerno – Non avremo pietà di chi, con una condotta scellerata, metterà seriamente a rischio l’ambiente marino del nostro litorale».

Trogu, 51 anni, proviene dal Ministero dell’Ambiente dove ha rivestito un importante incarico, è appassionato del mare e del suo lavoro. «Chi pratica questo tipo di pesca non ama la natura. Nessun cacciatore uccide i cuccioli – spiega il comandante – chi lo fa va assolutamente perseguito».

Il lavoro dei guardiacoste non conosce limiti. «Ogni giorno decine di militari pattugliano la costa salernitana, sia via mare che via terra – continua il comandante – Sfuggire ai nostri controlli è davvero difficile». Poi l’appello. «Chi ama il mare ha il dovere di collaborare con la Capitaneria nel denunciare chi pratica tali illecite attività».

Come è noto l’impoverimento delle risorse ittiche, secondo importanti studi scientifici, coinvolge ogni specie che viene pescata più velocemente di quanto riesca a riprodursi. Il pesce spada, ad esempio, che migra in banchi nelle acque del mediterraneo, trova nelle nostre coste un ambiente naturale e favorevole ma, a causa della irresponsabilità di alcuni pescatori di frodo che riescono a pescare esemplari di pesce spada allo stato giovanile, la specie ittica non ha la possibilità di crescere e svilupparsi.

A rischiare sono anche gli acquirenti. «Acquistare novellame significa rischiare di incorrere anche in seri problemi di salute poiché questo pesce – spiega Trogu – essendo pescato in maniera illegale è privo di certificazione sanitaria». Per i pescatori di frodo, invece, multe salatissime, denuncia penale ed in alcuni casi addirittura l’arresto. Oltre alla pesca ed alla commercializzazione, del novellame è vietata anche la sola detenzione.

Vincenzo Rubano

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