Trivellazioni «Piana del Sele ad alto rischio»

Anche l’Amministrazione ebolitana dice no alle perforazioni petrolifere a Marsico Nuovo, in provincia di Potenza. Con una delibera di giunta l’esecutivo si oppone alla costruzione del Pozzo “Pergola 1” e scende in campo per produrre gli atti necessari impedire l'implementazione di nuove attività estrattive che potrebbero compromettere l'equilibrio geologico anche della Piana del Sele. «Nell’area interessata dal progetto - si legge nella delibera - insistono corpi idrici superficiali e importantissime falde acquifere che se danneggiate da infiltrazioni di idrocarburi provocherebbero danni enormi non solo in Basilicata ma anche in Campania e nell'area geografica della Piana del Sele in quanto il pozzo è ubicato nel bacino idrografico del fiume Sele». Un rischio troppo elevato per Eboli dove l'economia è basata sull'agricoltura e su numerosi prodotti tipici locali.

Scongiurare un disastro ecologico e tutelare l’ambiente: l’Amministrazione ricorda che la Piana del Sele ospita innumerevoli Siti di Interesse Comunitario (Sic), Zone di Protezione Speciale (Zps) e Important Birds Areas (Iba), i quali rappresentano i principali elementi della Rete Ecologica Regionale. Per questo: «l'Amministrazione e la comunità ebolitana esprimono il proprio rifiuto verso ogni potenziale compromissione del già delicato sistema idrogeologico ed ecologico locale, come patrimonio da conservare per le generazioni future».

Un rifiuto netto alle possibili trivellazioni dell’Eni a Marsico Nuovo non solo istituzionale ma anche operativo: infatti, con l’atto deliberato lo scorso 27 marzo, l’Amministrazione chiede alle autorità di ‘Bacino Regionale Campania Sud’ e del “Bacino idrografico del Fiume Sele” il rilascio di pareri specifici sui quali articolare future azioni di contrasto alla costruzione del Pozzo “Pergola 1” .

Angelica Tafuri