Trivellazioni petrolio Il Consiglio di Atena si oppone al progetto

Ieri si è riunita l’assise cittadina: voto contrario all’unanimità Il nuovo pozzo Eni dovrebbe essere aperto a Marsico Nuovo

ATENA LUCANA. Con una delibera approvata all'unanimità ieri mattina il consiglio comunale di Atena Lucana ha formalizzato il suo "no" incondizionato al progetto di trivellazioni petrolifere per la realizzazione di un nuovo pozzo estrattivo nel comune di Marsico Nuovo, in provincia di Potenza, a poca distanza dal confine con il piccolo centro del Vallo di Diano.

Ieri l’intera assise cittadina si è detta pronta ad ostacolare un progetto che potrebbe avere ricadute negative anche sul territorio comunale di Atena Lucana e potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini.

L'incubo delle trivellazioni petrolifere, dalla vicina Basilicata, si riaffaccia così nuovamente nel territorio del Vallo di Diano. Dal pozzo petrolifero in questione è prevista l’estrazione di un numero barili di petrolio al giorno variabile tra i cinquantamila e i sessantamila. La “questione petrolifera”, che ha interessato e per alcuni versi ancora interessa anche il Vallo di Diano, è oggetto di acceso dibattito nel centro lucano.

La richiesta di trivellazione è formulata dall’Eni e mirata alla realizzazione di un pozzo in contrada Pergola. La Ola (Organizzazione ambientalista lucana) ha reso noto che la società ha pubblicato il relativo avviso per l’espressione del parere, da parte dell’ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata. Stando a quanto sottolineato dall’organizzazione, inoltre, il progetto prevedrebbe anche la costruzione di 3 oleodotti di collegamento con il centro oli di Viggiano.

Per scongiurare le previste trivellazioni, nei giorni scorsi, tra le altre cose, si è costituito il Comitato “Blocchiamo il pozzo Pergola1”.

«Ho fatto in modo che di questa vicenda se ne potesse discutere il consiglio comunale - ha dichiarato il vicesindaco di Atena Lucana, Sergio Annunziata - perchè il pozzo stando a quanto si vede nel progetto verrebbe realizzato in una zona vicina al confine con il nostro comune e prossima anche al centro abitato. Valuteremo ora se avviare subito la procedura per l'accesso agli atti e verificare la compatibilità ambientale del progetto, i possibili danni che potrebbe ricevere il nostro territorio e la verifica della procedura amministrativa avviata per richiedere l'autorizzazione per la realizzazione del pozzo.

Secondo Annunziata «è opportuno muoversi subito per evitare poi di doverci trovare a combattere battaglie quando potrebbe essere troppo tardi».

Erminio Cioffi

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