Tributi, il Comune fa causa a Equitalia

Castellabate, verifiche sul mancato recupero di 2,2 milioni da parte della società di riscossione

CASTELLABATE. Il Comune di Castellabate dichiara guerra ad Equitalia, l’ente a cui era affidato il recupero dei tributi non pagati da parte dei cittadini.

Nei giorni scorsi l’Area economica-finanzaria e tributi dell’Ente, su indicazione dell’amministrazione guidata dal sindaco Costabile Spinelli, ha pubblicato un avviso per un incarico legale che verifichi eventuali responsabilità del concessionario Equitalia nel mancato introito delle somme iscritte a ruolo a titolo di tributi comunali, con consequenziale azione risarcitoria nei confronti della società con con proposizione anche di un danno erariale da segnalare alla Corte dei Conti.

I dati contabili, riferiti a tutto il 2015, fanno emergere un mancato incasso dei ruoli da parte del concessionario per la riscossione pari a 2,2 milioni di euro. In particolare si tratta di: Ici/Imu 373.258 euro, Tarsu/Tares 1 milione, Entrate patrimoniali 187.101 euro, Tributi coattivi 586.797 euro, Canoni coattivi 11.223 euro.

«In attuazione della delibera di giunta del settembre scorso – evidenzia il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, che ha tenuto per sé la delega al Bilancio – vogliamo fare una ricostruzione di tutta la massa creditoria del comune affidata ad Equitalia e non ancora riscossa. È una delle azioni che abbiamo avviato dopo i rilievi della Corte dei Conti già dal 2015 e che stiamo portando avanti. Abbiamo dato atti di indirizzo sia nella ricostruzione dei residui attivi che passivi ai responsabili degli uffici e dato mandato ai funzionari di ricostruire e fare piani industriali capaci di fare economia in tema di rifiuti, acqua/depurazione e pubblica illuminazione».

Il provvedimento dell’esecutivo, a seguito dei rilievi della Corte dei Conti, si muove in più direzioni: Revisione dei residui; Capacità di riscossione delle entrate e attività di accertamento, flussi di cassa – anticipazioni di liquidità (Esternalizzazione della gestione del servizio idrico integrato, introduzione dell’imposta di soggiorno dal 2017, revisione del piano finanziario della Tari, Riduzione costi di funzionamento – Piano razionalizzazione dei costi); Inventari e piano di alienazioni.

«Per ora ricostruiamo la situazione creditoria – conclude Spinelli – poi, visto che non c’è più l’obbligo di affidarci ad Equitalia, ci rivolgeremo ad altre società, come già stiamo facendo per altre tipologie di azioni».

Andrea Passaro

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