Tribunale: controllate le licenze dei negozianti

Una denuncia paleserebbe delle irregolarità nelle concessioni rilasciate I carabinieri hanno già avviato le prime verifiche negli uffici del Municipio

Uno screening a largo raggio sulle attività commerciali presenti all’interno della cittadella giudiziaria di Nocera Inferiore, con acquisizioni di atti all’ufficio commercio del Comune e una fase di verifica della regolarità di licenze e metrature, è in pieno svolgimento negli uffici inquirenti della procura. L’attività, svolta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria guidati dal luogotenente Santaniello, è partita da una denuncia su presunte irregolarità.

La struttura ospita cinque diversi punti con regolare licenza suddivisi in due bar, uno alla sezione civile, da un paio d’anni in funzione, e lo storico bar dell’area penale, inizialmente il solo punto ristoro per tutto il vecchio palazzo che ospitava il manicomio, con un centro copie e due librerie specializzate.

I carabinieri hanno effettuato un primo accesso al comune di Nocera Inferiore circa un mese fa, con gli atti necessari presi all’ufficio commercio e successivamente studiati per individuare le ipotizzate irregolarità, come quelle denunciate nell’esposto.

L’operazione rappresenta in questa fase un momento di controllo di quanto ripartito nell’intera area della neonata cittadella giudiziaria, con un potenziale incremento di clienti legato all’imminente accorpamento dell’area geografica di Cava nella competenza territoriale degli uffici. Al momento non sono presenti nomi iscritti nel registro degli indagati, con assenza di circostanze di reato. Sarebbero emerse delle discrepanze, tutte da circoscrivere e valutare, relative alle autorizzazioni rispetto a quanto poi realizzato.

L’ipotesi di reato oscillerebbe in tal senso tra l’abuso d’ufficio in concorso e il falso, ma i fatti restano tutti da sbrogliare.

Dall’azione penale avviata su presentazione di una denuncia passerà il tempo dei riscontri, con eventuali atti d’indagine successivi legati all’esito degli accertamenti.

L’informativa, in via di preparazione da parte degli investigatori, potrebbe evidenziare circostanze di rilievo penale, a quel punto affidate alla valutazione del sostituto procuratore titolare dell’attività inquirente. L’indagine interna, con l’ufficio della procura impegnato a verificare quanto accade al suo stesso interno, focalizzandosi ora sui locali commerciali in attività, non è una novità.

In precedenza i magistrati si sono occupati più volte di questioni legate alla sicurezza, alle condizioni igieniche e alle persone impiegate in mansioni di servizio pur comparendo con posizioni differenti rispetto alle mansioni svolte.

Ovviamente si tratta solo di ipotesi al vaglio degli organismi inquirenti.

Alfonso T. Guerritore

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